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Il discorso di Mattarella è piaciuto a tutti, da destra a sinistra

Grande apprezzamento da parte di tutte le forze politiche per il discorso di fine anno pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il discorso di Mattarella è piaciuto a tutti, da destra a sinistra

Plauso unanime, da parte di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, per le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella nel discorso di fine anno rivolto agli italiani. Un discorso, quello del Presidente, che è piaciuto ed è stato molto apprezzato.

"Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferma la sua capacità di essere il rappresentante di tutti gli italiani", dichiara il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Tutti i temi sensibili e su cui occorrono parole ferme sono stati toccati dal suo intervento con grande sapienza. Anche la scelta delle parole è stata significativa ed è difficile isolarne solo alcune: 'Il rifiuto della guerra', 'la cultura della pace' senza apparire neutrale, 'l'amore come dono', la condanna delle 'accuse infondate' separando il confine tra 'vero e falso', 'le emergenze e i problemi', 'il bisogno dei giovani', i diritti 'sanciti dalla Costituzione', 'la parità uomo-donna' e il progresso purché 'umano'. E mi ha emozionato sentire le parole 'Patria' e 'Orgoglio negli italiani', accostate a libertà, uguaglianza, giustizia, pace, come valori costituzionali che sono alla base della nostra 'Identità', che giustamente il Presidente ha ritrovato in tanti atti della nostra 'comunità'. A tutti ha espresso la riconoscenza della Repubblica. Quella riconoscenza che gli italiani hanno verso l'alta carica che il Presidente Mattarella ricopre in maniera impeccabile".

"Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le parole di fiducia e di incoraggiamento al popolo italiano, in particolare alle persone più fragili, agli anziani, alle giovani generazioni e a chi vive nelle periferie", dichiara il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. "Ci attendono sfide complesse: dai nuovi assetti geopolitici all'innovazione tecnologica, dalla cura dell'ambiente alle violenze contro le donne. Sono certo che il nostro Paese, nella consapevolezza della propria centralità nel Mediterraneo, saprà interpretare al meglio il proprio ruolo anche in prospettiva del prossimo G7 che ospiteremo. L'Italia continuerà a contribuire con determinazione alla cooperazione internazionale e nell'impegno quotidiano dedicato alla costruzione di una pace giusta e duratura tra i popoli in un mondo afflitto dall'orrore delle guerre e in cui persiste la feroce persecuzione dei cristiani".

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato al Capo dello Stato per esprimergli il proprio apprezzamento per il discorso fatto agli italiani. La premier ha espresso al Presidente della Repubblica "piena condivisione sulla necessità di sostenere l’occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro e una sanità pubblica efficiente. Nel corso del colloquio Meloni - spiega una nota di Palazzo Chigi - ha definito quello del Presidente "un intervento di grande profondità e visione, in particolare nel cammino verso la pace e la fine dei conflitti, e ha espresso particolare gratitudine per la specifica attenzione prestata dal Capo dello Stato alle giovani generazioni, ai loro bisogni e alle loro aspettative".

"Il Presidente della Repubblica pronuncia parole chiare su pace e lotta a ogni forma di terrorismo, temi su cui la Lega è e sarà sempre in prima linea", osserva il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. "Esattamente come su altri punti toccati dal Presidente, come la lotta istituzionale e culturale contro la violenza sulle donne. Bene che l'aumento dell'occupazione e la crescita dell'Italia vengano riconosciuti, cosa che Pd e 5Stelle rifiutano scioccamente di fare. Il nostro impegno nel 2024 sarà inoltre lavorare sulle Riforme come autonomia, premierato e soprattutto Giustizia. Desideriamo evitare che l'Italia rimanga ostaggio di burocrazia, lentezza e minoranze sindacali e giudiziarie di parte. Significativo il passaggio dove il Presidente censura la tendenza a diffondere falsità contro chi viene considerato avversario e addirittura nemico. Un passaggio, questo, particolarmente prezioso per chi, come la Lega, ha subìto e sta subendo aggressioni mediatiche e non solo".

Il ministro della Difesa Guido Crosetto osserva che "il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea la necessità di rafforzare il nostro impegno per difendere la libertà, i principi democratici e assicurare un futuro di pace. Come sempre, il suo è un messaggio lungimirante, che coglie la delicatezza della situazione internazionale, tesa e funestata da crisi profonde e conflitti sanguinosi. La pace e la diplomazia restano la via maestra, ma la pace e la democrazia, quando necessario, vanno difese, come fa con fierezza il popolo ucraino. L’Italia, l’Europa e la quasi totalità dei paesi sostengono l’Ucraina e rifiutano l’aggressione e la violenza come forma di soluzione dei conflitti e delle crisi attuali. È proprio per questo che auguriamo al nostro Paese, all’Europa e al mondo intero un anno nuovo all’insegna della solidarietà, della pace e del rispetto reciproco".

"Il Presidente Mattarella nel suo discorso ha riaffermato i valori e principi della Carta Costituzionale riuscendo a calarli nella contingenza politica, economica e sociale che il Paese e il pianeta stanno vivendo. Pace e giustizia sociale, per il progresso e l’affermazione della democrazia", dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.

"Libertà, pace, rispetto della persona, difesa degli anziani, fiducia nei giovani, dignità del lavoro sono i valori ai quali ci richiama il Capo dello Stato. Li condividiamo e li riteniamo i principi ispiratori della nostra azione politica da trasformare ogni giorno in fatti concreti". Lo scrive sui social il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani.

"Il coraggio di ascoltare, la capacità di comprendere i problemi con umiltà e provare a risolverli: le parole del Presidente Sergio Mattarella sono il miglior auspicio per il 2024. La democrazia è esercizio di libertà e dunque coraggio: farsi carico della propria comunità ognuno con le proprie responsabilità. W l’Italia!". Lo scrive su X il vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, commentando il discorso di fine anno del Capo dello Stato.

"Le parole del Presidente Mattarella toccano il cuore e la coscienza del nostro Paese", afferma il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Elisabetta Casellati. "L’appello a costruire la pace attraverso la cultura del rispetto e del dialogo, il richiamo a mantenere ancorata la tecnologia e l’intelligenza artificiale ai valori umani, l’avvertimento contro l’indifferenza e l’individualismo che generano violenza e disuguaglianza sono fondamentali per plasmare un futuro più equo. Il discorso del Capo dello Stato richiama tutti alla responsabilità di contribuire al progresso con impegno civico e solidarietà verso i più fragili, valori che condivido e che tutti dovrebbero collocare al centro della loro vita".

"Raccogliamo il forte monito che il Capo dello Stato ha voluto dedicare alla crisi ambientale in corso", dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "L’attenzione costante del presidente della Repubblica nei confronti dei cambiamenti climatici così come per l’impegno dei più giovani per la tutela dell’ambiente, ci incita ad azioni sempre più incisive per la messa in sicurezza del nostro territorio, a sostegno delle future generazioni".

"Dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un messaggio di fine anno di grande qualità, intriso di realismo, di concretezza, di diritti e di speranza per il futuro", afferma il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. "Il Capo dello Stato ci ricorda le atrocità delle guerre che si stanno combattendo a poche centinaia di chilometri da casa nostra, e l'importanza di perseguire con convinzione la fine delle ostilità e dunque la pace. Parole importanti vengono pronunciate per le donne -troppo spesso vittime di violenza-, per i giovani, per la famiglia, per il lavoro, per i migranti. Proprio su quest'ultimo punto, nell'evocare i valori che la Costituzione pone a base della nostra convivenza, che appartengono all'identità stessa dell'Italia, il presidente Mattarella ha voluto ricordare la gente di Cutro e la loro composta pietà dopo la tragedia dello scorso 26 febbraio. Ringrazio, a nome di tutta la Calabria, il Capo dello Stato per la sensibilità dimostrata, per come interpreta il suo ruolo di guida del Paese, e per come garantisce con grande senso delle istituzioni il rispetto della nostra Carta''.

"Un 2024 fatto di giorni rassicuranti e positivi. La speranza della pace che non è neutralità o indifferenza ma impegno, condivisione e rispetto. Così come l’amore è dono e non possesso. Ottimismo, senso del dovere, generosità. Una lezione per tutti", scrive su facebook il presidente della Liguria Giovanni Toti. "Anche quest’anno il Presidente della Repubblica ci ha ricordato che la Costituzione siamo noi, che la partecipazione e l’impegno sono un dovere civico. Che serve coraggio per riconoscersi e rispettarsi. Speriamo che la politica tutta ascolti e migliori se stessa. Tanti auguri caro, Presidente Mattarella. Orgoglioso di aver votato a nome della Liguria un secondo mandato alla guida della nostra Repubblica".

"Solidarietà, libertà, uguaglianza e pace: questi i valori della Repubblica su cui il presidente Sergio Mattarella ha centrato il suo messaggio di fine anno", dichiara Laura Boldrini deputata Pd. "La pace, contro le guerre da cui nasce odio che dura molto a lungo. Una scelta che non significa solo fare tacere le armi, ma educare alla pace le giovani generazioni. E l’uguaglianza che passa dalla parità di genere: una denuncia inequivocabile alle discriminazioni ancora fortissime nel nostro paese, il riferimento alla lotta contro la violenza sulle donne e il riconoscimento alle piazze del 25 novembre scorso, piene di ragazze e ragazzi non più disposti a tacere. Boldrini sottolinea che "ancora una volta, il presidente Mattarella ci ricorda le priorità e la direzione che il Paese deve seguire per affrontare le sfide del futuro. Grazie, presidente".

"Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono da condividere in pieno", dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "In particolare, sulla violenza contro le donne: la cultura è un antidoto fondamentale per contrastare questo tragico fenomeno. Cogliamo il senso profondo delle sue parole, anche in particolare nel richiamo alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e all’irrinunciabilità della dignità della persona quale pilastro centrale della nostra esistenza. Dobbiamo innovare e accettare la sfida che la tecnologia e la tecnica con le sue scoperte ci impongono, però lo dobbiamo fare tenendo sempre al centro il valore dell’umano, dell’essere umano, dell’essere persona".

"Nel suo discorso di fine anno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indicato come sempre la strada per il futuro del nostro Paese: diritti, libertà, progresso e cultura", afferma il segretario di +Europa Riccardo Magi. "Ma anche pace, una pace che però deve essere perseguita attraverso la via politica e quindi attraverso lo Stato di Diritto. E ha fatto bene il Presidente a sottolineare che non dobbiamo avere paura di queste sfide ma anzi affrontarle con razionalità e coraggio. Veicolare questi valori e tradurle in soluzioni è il compito della classe politica. Ma il Capo dello Stato ha anche richiamato in maniera forte le nuove generazioni a non cedere alla cultura della violenza: la battaglia alla violenza sulle donne deve essere una rivoluzione culturale che deve vedere protagonisti i giovani. E sempre sui giovani è stato importante il riferimento al ruolo degli studenti e al dramma abitativo per i fuorisede. Tutto questo avendo come stella polare l’Unione Europea. Grazie presidente e buon 2024".

Per il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni "quello del Presidente della Repubblica è stato un discorso straordinario, concentrato sulle grandi questioni del nostro tempo. Innanzitutto la pace, la riabilitazione della pace, la necessità di lavorare politicamente per costruire la pace ed uscire dalla guerra che distrugge l'orizzonte del futuro. E poi - aggiunge - un discorso concentrato sugli ultimi, sulla giustizia sociale, sulla necessità di costruire eguaglianza, sull'unità del Paese, sul bisogno di costruire la giustizia ambientale, sulla difesa delle donne dalla piaga dei femminicidi, sulla necessità di lavorare sull'educazione di tutti e tutte. Un discorso che guarda al Paese, che guarda alle sue fragilità e che guarda al futuro, un futuro possibile che spetta a tutti e a tutte noi costruire".

"A nome di tutta Italia Viva ringrazio il Presidente Mattarella per le parole di umanità che ha usato e per il costante stimolo a migliorare la qualità della politica italiana". Lo scrive in una nota il senatore Matteo Renzi.

"Il richiamo all’unità nazionale come comunità fondata sugli alti obiettivi della Costituzione, ancora da raggiungere, è il messaggio fondamentale del messaggio di Mattarella che condividiamo completamente", afferma il leader di Azione Carlo Calenda.

Parole di apprezzamento anche da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle. "Il messaggio che arriva questa sera dal Presidente Mattarella è un inequivocabile stimolo a cambiare le cose, a non rassegnarci. Non possiamo che accogliere l'appello a non abituarci all'orrore della guerra e a lavorare subito, urgentemente, per la pace. Di fondamentale importanza anche la spinta a non rassegnarci al lavoro sottopagato, all'odio e alla violenza sulle donne. Così come l'urgenza di non tradire le speranze dei giovani e la loro spinta per contrastare i cambiamenti climatici. Fra le sfide che non possiamo assolutamente far cadere nel vuoto c'è sicuramente quella a protezione del diritto alla salute, compromesso fra liste di attesa interminabili e cure di fatto negate. Contrastiamo con sempre più determinazione e coraggio le troppe ingiustizie economiche, sociali e ambientali. Alle ingiustizie non dobbiamo abituarci. Le ingiustizie le dobbiamo contrastare.

Tutti insieme".

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