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"Figura divisiva". Il centrosinistra torinese vota contro il lutto per il Cav

Pd e 5 Stelle si ritrovano a convergere su un ordine del giorno grillino che riteneva inopportuno ed esagerato il lutto nazionale proclamato per Berlusconi: ira del centrodestra

"Figura divisiva". Il centrosinistra torinese vota contro il lutto per Berlusconi

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Alla fine si è trattato un mero atto simbolico, ma quello che è accaduto nel Consiglio comunale di Torino (la cui maggioranza sostiene il sindaco del Pd Stefano Lo Russo) rende bene l'idea di come la sinistra sia ancora pesantemente ossessionata dalla figura di Silvio Berlusconi e dal percorso istituzionale che il governo aveva individuato per commemorarne la scomparsa, avvenuta esattamente una settimana fa. Fatto sta che gran parte consiglieri del capoluogo piemontese si è voluta esprimere contro il lutto nazionale proclamato per la giornata del 14 giugno - quando si è celebrato il funerale di Stato del Cavaliere - tramite un ordine del giorno approvato dal centrosinistra (esclusi i Moderati che si sono astenuti) e dal Movimento 5 stelle.

Proprio da quest'ultimo partito (che, tra l'altro, è all'opposizione rispetto al primo cittadino) è partito l'odg, Andrea Russi ritiene che quella scelta operata da Palazzo Chigi fosse "inopportuno per la figura divisiva rappresentata da Berlusconi". Già che c'era il grillino ha voluto anche esprimere la solidarietà al rettore dell'Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, che aveva deciso di non mettere la bandiere dell'ateneo che rappresenta a mezz'asta in segno di lutto.

"Cultura barbara": la reazione di Forza Italia in difesa di Berlusconi

L'atto è stato approvato con voti 23 voti a favore e 10 contrari. In occasione di questo passaggio consiliare, in Sala Rossa è scoppiata la bagarre. Durissime sono state le parole del consigliere Russi nel descrivere Silvio Berlusconi, alle quali si sono unite - tra gli altri - la capogruppo di Sinistra ecologista, Alice Ravinale, secondo la quale la "chiara imposizione del lutto nazionale e il suo uso disinvolto, come strumento di vittoria o elettorale, ne toglie la credibilità". Nadia Conticelli (capogruppo del Partito Democratico) non è stata da meno: "Non possiamo non ricordare le inchieste, gli scandali sessuali, le aule delle istituzioni ridotte a passerella. Il lutto nazionale è stato francamente esagerato".

Di fronte a tutti questi interventi il centrodestra ha replicato con durezza e ha lasciato l'aula. "È un ordine del giorno che merita indifferenza e distacco - ha commentato il capogruppo di Forza Italia, Andrea Tronzano -. Ho sentito delle assurdità, questa è una cultura barbara, disumana, feroce". Il consigliere di Fratelli d'Italia Giovanni Crosetto ha rincarato la dose: "Questa è una pagina terribile, il punto più basso toccato da questo Consiglio".

Il collega della Lega Giuseppe Catizone ha chiosato affermando che "il lutto nazionale è stato giusto, opportuno e doveroso".

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