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"Esame superato". Pure Le Figaro incorona la Meloni

Dopo un anno esatto da quanto è stata nominata presidente del Consiglio, il quotidiano francese fa un ritratto dell'azione di governo della prima donna che si è presa il posto più importante di Palazzo Chigi

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"Prudente, attenta a non rinchiudersi in vane polemiche, Giorgia Meloni non preoccupa più". Il quotidiano francese Le Figaro, il più longevo tra quelli ancora in pubblicazione nel Paese transalpino, dedica due suoi interi paginoni alla figura del presidente del Consiglio italiano in occasione del primo anno esatto di governo che verrà celebrato ufficialmente nella giornata di domani. Il reportage realizzato dall'inviato a Roma, Cyrille Louise, s'intitola - non a caso - "Giorgia Meloni, un anno di rivoluzione senza fretta". Un riassunto di dodici mesi a Palazzo Chigi, durante i quali la leader di Fratelli d'Italia è riuscita a gestire una complicatissima situazione economica e a intrecciare rapporti internazionali che, alla vigilia della sua vittoria alle elezioni del 25 settembre 2022, sembravano quasi impossibili. "Alla fine di un anno di potere, la dirigente proveniente dall'estrema destra è riuscita nella sua operazione di normalizzazione, sulla scena internazionale come nell'opinione degli italiani", scrive Le Figaro.

Il giornalista francese intervista diversi osservatori politici italiani, tra i quali Leo Goretti, esperto dell'Istituto Affari Internazionali, secondo cui Giorgia Meloni "ha dovuto mostrare tutte le sue credenziali" davanti a uno scetticismo generale che aleggiava tra diversi leader europei. "Alcuni erano legati al posizionamento dei suoi due alleati - sottolinea Goretti -. Altri si sono concentrati sull'orientamento politico del suo partito, Fratelli d'Italia. Sebbene il movimento postfascista da cui è uscita fosse rientrato da tempo nell'arco costituzionale". Insomma, le "solite" accuse di fascismo avevano già oltrepassato anche i confini italiani in tempi non sospetti. Eppure, sintetizza Massimo Franco, editorialista del Corriere della Serra intervistato da Cyrille Louise, il responso è stato molto chiaro: "Alla fine di questo primo anno possiamo dire che Giorgia Meloni ha superato l'esame di maturità. È stata in grado di limitare i danni economici, di prendersi cura delle relazioni con i partner europei e di mostrare un sostegno costante all'Ucraina". Insomma: la sua credibilità l'ha fatta da padrona.

Lo scorso giugno, la calorosa accoglienza che gli era stata riservata da Joe Biden durante la sua visita a Washington ha decretato questa impresa di "normalizzazione". E non è una coincidenza se, secondo un sondaggio realizzato da Ipsos Italia, il capo del governo gode del 42% di pareri favorevoli. Il suo partito, invece, si conferma in testa con il 29,8% delle intenzioni di voto, quattro punti in più rispetto alle Politiche del settembre 2022. "Gli ultimi governi ci avevano abituato a una luna di miele molto più breve", afferma Nando Pagnoncelli, direttore del medesimo istituto di ricerca. Secondo lui Giorgia Meloni capitalizza sia sulla sua buona immagine personale sia sulle fratture dell'opposizione. Un'opposizione di sinistra che è schiacciata alle urne e paralizzata dalle divisioni tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, che fatica a trovare una soluzione di alternativa valida di fronte all'azione di questo esecutivo. Se comunque ci sarà da risolvere l'emergenza immigrazione, anche con l'ausilio dell'Unione Europea, un fatto sembra certo: "Per la prima volta in più di dieci anni – scrive ancora Le Figaropotrebbero esserci state le condizioni per una stabilizzazione della vita politica italiana".

E, considerando che negli ultimi anni le comete Matteo Renzi e Giuseppe Conte sono ricadute con la stessa rapidità con cui sono sorte verso Palazzo Chigi, non è assolutamente un elemento di poco conto.

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