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Meloni ai sindaci: "Sull'abuso d'ufficio abbiamo mantenuto la promessa"

Il premier Giorgia Meloni, parlando all'Assemblea dell'Anci in video collegamento, ha rivendicato l'intervento sull’abuso d’ufficio per contrastare la "paura della firma"

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“Promessa mantenuta”. Il premier Giorgia Meloni, parlando all'Assemblea dell'Anci in video collegamento, ha rivendicato l'intervento sull’abuso d’ufficio “per dare regole certe e garantire che i sindaci possano portare avanti senza paura la missione che i cittadini hanno affidato loro”.

Una norma che contrasta la cosiddetta “paura della firma” che impedisce ai sindaci “di dare risposte alle famiglie e alle imprese". La Meloni ha assicurato: “Abbiamo iniziato un percorso per non lasciare i Comuni a gestire in solitudine le difficoltà e le sfide di questo tempo". Il presidente del Consiglio ha rimarcato anche il ruolo cruciale dei sindaci "nella messa a terra del Pnrr" in quanto i Comuni sono "soggetti attuatori di una molteplicità interventi che valgono 40 miliardi complessivamente, una quota molto consistente che richiede uno sforzo non indifferente per far fronte alle tante criticità". La Meloni ha spiegato, poi, che la revisione del Pnrr non porta a una diminuzione di risorse ai programmi previsti ma “prevede lo spostamento di alcuni investimenti ad altre fonti di finanziamento, come il piano complementare e i fondi di coesione”. Una scelta compiuta “per mettere in sicurezza gli interventi che rischiavano di essere compromessi dall'orizzonte temporale del 30 giugno 2026”, come quelli sugli asili nido.

I sindaci, dunque, come ha ribadito più volte anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, hanno"il compito decisivo di concorrere al rispetto del principio costituzionale della pari dignità dei cittadini, sono il primo motore per superare squilibri e disparità, assicurare coesione e unità". La Meloni, infine, nel tracciare un bilancio del primo anno di governo, ha detto di aver lavorato per “non lasciare i comuni da soli di fronte alle emergenze e alle sfide che il tempo ci pone” e che “non è mai mancata la discussione, a volte anche schietta, ma il confronto è una ricchezza a cui non dobbiamo mai rinunciare per risolvere i problemi". Uno dei problemi da risolvere è, indubbiamente, “la mancanza di risorse umane”, ma anche la “carenza di competenze gestionali e tecniche”, oltre alla stabilizzazione del personale amministrativo.

A tal proposito, il governo nel decreto Sud ha inserito una norma che consenta di assumente 2200 funzionari a tempo indeterminato entro il 2029 così da “velocizzare l'impegno dei fondi europei di investimento".

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