Politica

Il Re Mida dello share fa fare il record anche a Ballarò

Dopo aver fatto fare il record storico della rete a Santoro, ora è la volta del talk di Floris. Berlusconi è una calamita mediatica

Una foto con l'i-pad a Silvio Berlusconi
Una foto con l'i-pad a Silvio Berlusconi

Se la pubblicità è l'anima del commercio, Silvio Berlusconi è l'anima dello share. Hai voglia a parlare di sovraesposizione mediatica e di disinteresse degli italiani. La verità è che in qualunque talk politico vada ospite, il Cavaliere si regala un'impennata di ascolti e regala a conduttori e reti tv un innalzamento vertiginoso dell'audience.

L'ultimo record è stato segnato ieri sera a Ballarò. L'intervista del leader del Pdl ha fatto registrare alla trasmissione di RaiTre "il record stagionale con 5.787.000 telespettatori e uno share medio del 20.57%, ponendosi così al primo posto tra i programmi televisivi del prime time", ha annunciato gongolante viale Mazzini in una nota.

"Un risultato straordinario che continua a premiare anche in questo speciale momento il programma di approfondimento politico più seguito e apprezzato della televisione italiana. E visto che ieri, per una volta Giovanni non ha chiuso con il suo tradizionale ’"alé’, mi sostituisco a lui, ringraziando con questa esclamazione a nome di Rai3 tutta la squadra di Ballarò: ’Alè...", ha commentato il direttore di Rai3 Andrea Vianello.

In realtà, senza nulla togliere ai meriti della trasmissione, il salto di qualità - e di quantità di ascolti - l'ha fatto fare Berlusconi. Basti ricordare che l'ultima apparizione di Bersani a Ballarò fece registrare cifre ben minori: 4 milioni 458 mila spettatori, 15,87% di share. E la settimana prima, l'apparizione di Monti venne vista da cinque milioni e 42mila telespettatori con uno share del 18,18%.

C'è poco da fare: Silvio Berlusconi è il leader politico più seguito. Lo aveva già dimostrato nel duello con Santoro, regalando al conduttore cifre da record. Con gli 8.670.000 spettatori di Servizio Pubblico, pari al 33,58% di share, la trasmissione di La7 polverizzò il record della Rete. E fece quasi il triplo del massimo mai raggiunto nella storia della rete, cioè la puntata di "Quello che (non) ho" con Fabio Fazio e Roberto Saviano, che aveva raggiunto il 12%.

E che dire della lite con Giletti? Anche in quell'occasione, il Cavaliere fece segnare un record a Domenica In-L'Arena: 4 milioni e 302mila spettatori e share del 27,86%. Quasi 2 milioni di telespettatori, con una media del 6,48% di share, seguirono invece la sua apparizione a Otto e Mezzo di Lilli Gruber. Il 9 gennaio scorso, a Porta a Porta, il Cav fece realizzare a Vespa un nuovo record d'ascolto: 2 milioni e mezzo di spettatori e share medio del 23,1%.

Insomma, gli esempi potrebbero continuare, ma la sostanza rimarrebbe invariata: Berlusconi è una calamita televisiva. Soprattutto quando si reca negli studi televisivi "nemici". Non è un caso infatti che l'intervista fatta da Barbara D'Urso su DomenicaLive abbia fatto registrate una sorta di flop. Per carità, a seguire la trasmissione furono quasi due milioni e mezzo di persone con uno share del 15%, tuttavia è innegabile che la rete si aspettasse numeri maggiori. Così come è ipotizzabile che il pubblico di Canale 5, più fidelizzato e sicuramente diverso da quello delle altre reti, abbia avuto meno interesse ad ascoltare Berlusconi. Interesse che invece aumenta esponenzialmente in altre occasioni. Il Cavaliere direbbe: "Sono il core business dei talk politici".

E sarebbe difficile dargli torto.

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