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Renzi: "Marchionne ha tradito lavoratori e politici". L'ad Fiat: "È la brutta copia di Obama"

Renzi accusa Marchionne di aver tradito i lavoratori sul progetto Fabbrica Italia. L'ad Fiat replica: "Renzi è la brutta copia di Obama". E il sindaco: "Si sciacqui la bocca prima di parlare"

Renzi: "Marchionne ha tradito lavoratori e politici". L'ad Fiat: "È la brutta copia di Obama"

Botte da orbi tra Renzi e Marchionne. Tutto inizia in mattinata, quando il sindaco di Firenze, intervenendo a Repubblica Tv, accusa di tradimento l'ad Fiat: "Non solo ha cambiato idea, ma ha tradito. Perché qualsiasi risultato abbia ottenuto, negli Usa o altro, e otterrà in futuro, avrà quella macchia di aver preso in giro quei lavoratori e quei politici che si sono fidati di lui, dicendo una cosa che non avrebbe fatto".

Il riferimento è al progetto Fabbrica Italia di Pomigliano. E la delusione di Renzi è abbastanza credibile dal momento che il rottamatore è sempre stato tra i più fervidi sostenitori di Marchionne. Il primo cittadino ha poi rincarato la dose: "Non ho mai immaginato Marchionne come modello di sviluppo per l’economia, andava ai congressi Ds quando c’erano D’alema e Bersani, Bertinotti ne parlava come il borghese buono. Tanti lo hanno incontrato e definito modello di sviluppo. Io ho solo detto in un’intervista a Enrico Mentana che se fossi stato un elettore della Fiat, cioè un cittadino che andava a votare al referendum, che aveva alcuni profili di ricatto politico che Marchionne poneva, dicendo se vinco metto 20 miliardi in Fabbrica Italia se perdo vado via, avrei votato per il sì, aggiungendo un senza se e senza ma".

La risposta del presidente di Acea è arrivata a stretto giro di posta a margine di una tavola rotonda sulla mobilità a Bruxelles: "Renzi è la brutta copia di Obama ma pensa di essere Obama, è il sindaco di una piccola, povera città". Parole che hanno ferito l'orgoglio fiorentino di Renzi che, su Facebook, ha risposto: "Vorrei dire all’ingegner Marchionne che è liberissimo di pensare che io non sia un politico capace. Ma prima di parlare di Firenze, città che ha dato al mondo genio e passione, faccia la cortesia di sciacquarsi la bocca, come diciamo in riva d’Arno. Attacchi pure me, ma che senso ha offendere una città che si chiama Firenze e i suoi abitanti?".

E c'è da scommettere che non sia finita qui.

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