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"Si dimetta". Schlein rincorre i grillini sul caso Santanchè

Alla ricerca di un po' di visibilità dopo un avvio di segreteria disastroso, la leader Pd abbraccia il Movimento 5 Stelle: "Voteremo la mozione di sfiducia"

"Santanchè si dimetta". Schlein sale sul carro di Giuseppi

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"Santanchè si dimetta". Schlein sale sul carro di Giuseppi

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Tanti pomposi proclami, le bandiere Lgbt e tante batoste tra comunali e regionali. In questi primi mesi da segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein ha deluso e molti si interrogano sul suo futuro. Ora la politica di Lugano prova a sfruttare la campagna ricca di odio e di violenza verbale nei confronti della ministra Daniela Santanchè per guadagnare un po' di visibilità e magari qualche voto. E lo fa strizzando l'occhio al Movimento 5 Stelle: "Sì, voteremo la mozione di sfiducia dei grillini: alla ministra Santanchè non resta che dimettersi".

Probabilmente per mascherare la mancanza di contenuti, la Schlein ha deciso di salire sul carro di Conte per provare a danneggiare il governo. Una mera illusione per i compagni giallorossi, ma la segretaria dem non lascia nulla al caso: "Vogliamo già sapere da Giorgia Meloni, qualora non si dimettesse, che cosa intende fare, se si assume la responsabilità di mantenere al governo e nel suo incarico una ministra la cui posizione imbarazza il Governo, e in questo modo tutto il paese".

Parlando a margine di un dibattito alla Festa dell'Unità di Fiesole, nel fiorentino, l'ex vice di Bonaccini ha stigmatizzato l'informativa della titolare del Turismo:"Oggi abbiamo sentito le unghie di Santanchè sui vetri, mentre cercava di arrampicarsi difendendo l'indifendibile. Le sue dipendenti la smentiscono e rimane il fatto, denunciato da giorni dal Pd, che una ministra della Repubblica non possa avere un debito con lo Stato di 2,7 milioni, cosa che non è stata peraltro smentita durante l'intervento della ministra". Per completare l'opera, la Schlein ha anche parlato di un fantomatico attacco alla libertà di stampa: "L'intervento è servito solamente per attaccare frontalmente la libertà di stampa, fatto grave, e per attaccare le opposizioni con la solita dose di vittimismo, ma nel merito delle gravi contestazioni che le vengono fatte non abbiamo sentito risposte".

Il Pd continuerà a insistere, la promessa di Schlein, che proverà a sfruttare l'asse anti-Santanchè per un ritorno di fiamma con il Movimento 5 Stelle. Sempre ai microfoni dei cronisti a margine del suo intervento sulle colline di Firenze, la leader piddì ha aperto a Giuseppi: "Certamente su alcuni temi è possibile fare battaglie comuni con altre forze di opposizione. Uno degli esempi più concreti è il fatto che abbiamo depositato una proposta unitaria sul salario minimo che rafforza la contrattazione collettiva e allo stesso tempo fissa una soglia di 9 euro all'ora sotto la quale nemmeno la contrattazione può scendere".

Il discorso è chiaro: se non hai proposte o idee, condividi quelle degli altri.

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