Economia

Libertà d'impresa, l'Antritrust: cambiare Carta Costituzionale

Il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, apre al governo che intende attuare delle riforme costituzionali per liberalizzare l'economia. Poi il monito: varare subito ddl sulla concorrenza. Digitale terrestre, la Corte Ue: no ai contributi

Libertà d'impresa, l'Antritrust:  
cambiare Carta Costituzionale

Roma - Sì alle riforme costituzionali "utili" a conseguire l’obiettivo di apertura dei mercati e a riattivare il processo delle liberalizzazioni: ma intanto si proceda subito a varare il ddl sulla concorrenza che doveva essere approvato già alla fine di maggio. È il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, a insistere nella Relazione annuale al parlamento sulla necessità di dare via libera "senza ulteriore indugio" al disegno di legge governativo che, sulla scorta delle segnalazioni della stessa Autorità, proporrà le norme per lo sviluppo della concorrenza e la tutela dei consumatori.

Stagione di liberalizzazioni "Accogliamo con favore - afferma Catricalà - le recenti dichiarazioni del governo sulla volontà di aprire una nuova stagione di liberalizzazioni. Ben vengano le riforme costituzionali utili al fine". "Condividiamo la necessità di anticiparne gli effetti con legge ordinaria, che garantisca a chiunque il diritto di intraprendere senza oneri burocratici. C’è anche l’urgenza di consentire alle nuove imprese e a quelle già esistenti di crescere e produrre ricchezza. Va quindi riformato il contesto di mercato oggi ostile al pieno esercizio dell’iniziativa economica".

Tradurre idee in fatti concreti "Lo strumento c’è, le idee non mancano, occorre tradurle senza ulteriore indugio in norme e fatti concreti", sottolinea il presidente dell’Autorità nel suo discorso di fronte alla platea della Sala della Lupa a Montecitorio.

Costi più alti della media europea "Noi abbiamo il dovere di segnalare - sottolinea Catricalà - che non possiamo più pagare il prezzo di politiche anticompetitive. I costi degli input produttivi sono più alti della media europea: 28% in più per l’energia elettrica, 6% in più per i fidi, 100% per la responsabilità civile automobilistica". "L’adeguamento dei costi a quelli dei nostri vicini - aggiunge il numero uno dell’Antitrust - darà respiro alla grande industria e ai distretti; consentirà prezzi più bassi; renderà probabile l’aumento dei consumi delle famiglie. Perchè ciò accada, è necessario iniettare nel sistema dosi massicce di concorrenza".

Energia "L’espansione della concorrenza, con il conseguente contenimento durevole dei costi, richiede il potenziamento delle strutture di interconnessione della rete". Bisogna anche "aumentare la capacità di stoccaggio del gas, che per il nostro sistema energetico è condizionante, e favorire l’attivazione di nuovi rigassificatori".

Servizi pubblici locali Catricalà evidenzia che "la recente riforma ha due punti di forza: impone l’obbligo generalizzato della gara e definisce direttamente a livello legislativo una precisa cronologia. Il punto di debolezza si nasconde dietro l’angolo ed è la facilità con cui possono insinuarsi proroghe".

Assicurazioni I premi relativi alla Rc auto, "nonostante le recenti riforme, continuano a salire secondo dinamiche non chiare. La rilevante incidenza della spesa per questo servizio sui costi di famiglie e imprese, di recente confermata dall’Isvap, ha indotto l’Autorità ad aprire un’indagine conoscitiva.

Ci aspettiamo dagli operatori - sottolinea il presidente Catricalà - la massima collaborazione". 

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