Pasta fatta in casa: sempre più italiani ci provano

Gli italiani sono sempre più orientati verso la pasta fresca fatta in casa: ecco cosa dice l'indagine di Coldiretti sulla nuova abitudine dello Stivale a tavola

Pasta fatta in casa: sempre più italiani ci provano

La pasta fatta in casa per gli italiani non è più solo una tradizione antica, qualcosa che si acquista nei negozi artigianali: in tanti provano ad autoprodurla.

Come riporta Adnkronos, stando a un’indagine Coldiretti/Ixè presentata al Villaggio Contadino a Bologna, 6,7 milioni di famiglie italiane realizzano per il proprio autoconsumo la pasta fatta in casa. Che sia semplice - dalle orecchiette ai maritati, allo gnocco sardo, passando per tagliatelle e sfoglie di lasagna - o ripiena - come tortelli o ravioli - sono in tanti sullo Stivale a prepararla a mano o avvalendosi di tecnologie nuove e antiche. Un po’ d’acqua, farina, matterello e il gioco è fatto.

Se l’abitudine e la passione per la pasta fresca erano ritenute un passatempo per anziani, oggi - spiega la Coldiretti - sono sempre più i giovani a dedicarvicisi, non solo per questioni domestiche. Sono in crescita infatti anche le figure professionali legati alla pasta artigianale - come le cosiddette “sfogline”, che organizzano corsi di cucina negli agriturismi.

E grazie alla consapevolezza, anche quella crescente, su ciò che fa bene alla salute, chi produce la pasta fresca per autoconsumo presta grande attenzione alla scelta delle farine, magari andando a pescare tra gli antichi grani storici italiani o cercando prodotti che richiamino genuinità e tradizione, “come dimostra - dicono da Coldiretti - la decisa svolta nazionalista della pasta con la nascita e la rapida proliferazione di marchi che garantiscono l'origine italiana del grano impiegato al 100%”.

L’esigenza di fare questo è nata dopo che nel 2019 è aumentata di quasi 9 volte la

quantità di grano importata dal Canada. Secondo Coldiretti, la crescita delle importazioni è favorita dalla concorrenza sleale di prodotti che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare in vigore nel nostro Paese.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica