Cronache

Vegani contro il bollito di granchio. È guerra a Baltimora

Guerra a colpi di cartelloni pubblicitari tra i vegani e un ristoratore di Baltimora che propone tra i suoi piatti più famosi il granchio bollito

Vegani contro il bollito di granchio. È guerra a Baltimora

Il granchio bollito è uno tra i piatti più famosi sulla costa nord est degli Stati Uniti. A Baltimora è addirittura stato eletto come mascotte ufficiale della città. Magneti, figurine e tazze nei negozi di souvenirs riportano l’immagine di un granchio rosso, prelibatezza alla base della cucina locale dai panini imbottiti alle zuppe.

Tuttavia la storia e la tradizione culinaria della città è oggi a rischio a causa dell’attacco che i vegani del Maryland hanno sferrato nei confronti dei ristoratori locali.

Sono infatti apparsi in prossimità di diversi ristoranti di Baltimora e a pochi giorni dal più importante food festival della città, alcuni cartelloni pubblicitari della Peta, acronimo di People for Ethical Treatment of Animals. Il cartellone invitava gli avventori dei ristoranti a scegliere il veganesimo come stile di vita, ricordando che anche il granchio è un individuo.

John Minadakis titolare del Jimmy’s Famous Seafood, uno dei locali più famosi di Baltimora, non è restato a guardare e ha deciso di contrattaccare. Minadakis ha infatti prodotto ed affisso a sue spese un altro manifesto che invece invitava i residenti della zona a mangiare il granchio.

Intervistato da Fox News ha ricordato come il sostentamento economico della sua famiglia dipenda da diverse generazioni proprio dal ristorante e quindi, dal granchio bollito. Ha poi attaccato l’associazione animalista che Minadakis accusa di essere la causa del fallimento di diverse piccole aziende e ha sottolineato come i ristoratori locali non abbiano intenzione di farsi bulizzare dai vegani.

La risposta della Peta non si è fatta attendere, attraverso un comunicato ufficiale hanno voluto ricordare come anche i granchi abbiano una loro personalità e soffrano quando messi in pentola.

Gli stessi membri della Peta erano già stati oggetto di polemiche all’inizio di agosto quando chiesero al governatore del Maine di erigere un monumento funebre per una partita di aragoste morte durante un incidente del camion sul quale erano trasportate.

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