Cronaca locale

Arriva Putin in visita a Rho Protesta ucraina in piazza

Il leader russo incontra il premier Matteo Renzi e il gotha dell'economia. Un presidio in Cordusio

Dopo la Cina tocca alla Russia. Expo si prepara ad accogliere il presidente della Federazione russa dopo aver ospitato il vice premier di Pechino Wang Yang. Ma la nuova visita porta con sé un certo numero di polemiche. La comunità ucraina nonb ha esitato a scendere in piazza per a contestare il leader russo che tuttavia sarà a Milano fugacemente.

L'arrivo è previsto intorno alle 10 e il cerimoniale prevede che Vladimir Putin visiti lo stand russo, prima di raggiungere Padiglione Italia. Qui incontrerà il premier Matteo Renzi, al quale spettano gli onori di casa, ma non solo. Nella sede del summit, il presidente moscovita si confronterà con il gotha dell'economia italiana, riunita per l'occasione.

Sul tavolo il gravoso problema legato alle forniture di gas che «almeno per i prossimi 5-6 anni saranno imprescindibili» secondo quanto sostiene Claudio Descalzi, ad di Eni da tredici mesi. Tuttavia sarà un rapporto paritario e tutt'altro che di sudditanza, perché se l'Italia ha bisogno del gas russo, la Russia non può fare a meno del mercato occidentale.

Il problema è legato al gasdotto South Stream che rischia di non trasferire più gas. Servono dunque alternative che non sarà la sola Italia a dover creare. Descalzi spiega: «La Russia ha una sua vicissitudine geopolitica che in modo estremo potrebbe avere impatto sull'Europa se non si studiano vie diverse. Ipotesi esistono, ma occorre che la politica se ne faccia portatrice. In particolare a Bruxelles».

Di questo e molto altro si parlerà nel confronto Italia-Russia in programma oggi a Expo. Altro tema caldo è quello dell'Ucraina. Ieri pomeriggio un presidio ha sostato a lungo in piazza Cordusio contestando l'arrivo di quello che la comunità di Kiev ritiene un invasore. Una cinquantina di manifestanti di tutte le età hanno, appartenenti alla comunità ucraina della Lombardia, hanno esposto numerose bandiere del proprio paese oltre a cartelli che denunciano «le violenze e le atrocità» di Putin, facendo riferimento al conflitto che è ancora in corso soprattutto nella regione del Donbass. Un'azione militare lontana dalla conclusione e che ha scatenato la reazione dell'ambasciatore ucraino Yevhen Perelygin: «La Russia non è ancora cosciente delle conseguenze delle sue azioni aggressive e folli. Il prolungamento delle sanzioni sarebbe una buona cosa».

Al termine della visita ad Expo, per Putin sarà pronto un aereo che lo porterà a Roma dove il presidente russo ha in programma una visita in Vaticano. Il colloquio con papa Francesco verterà con ogni probabilità sul dialogo interreligioso e, al termine del soggiorno a San Pietro, Putin si dirigerà al Quirinale dove è in agenda un faccia a faccia con il neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ore intense dunque, durante le quali non mancheranno polemiche e confronti delicati. Putin non si potrà sottrarre a nessuno dei nodi più ingarbugliati.

Dalla guerra all'economia, alla religione.

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