Cronaca locale

Il blitz: 100 carabinieri nel campo rom

Due denunce: i nomadi avevano preso 25mila euro a tre nordafricani

Alle prime luci dell'alba - erano le 6.30 - un centinaio carabinieri del Comando provinciale di Milano, approfittando del fatto che dovevano eseguire alcune perquisizioni, sono entrati con un imponente dispositivo all'interno del parco nomadi di via Chiesa Rossa. Lo scopo era quello di dare un segnale anche se Riccardo De Corato, ex vicesindaco e capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, ha criticato - decretando il campo pericoloso e quindi da chiudere - lo spiegamento di forze che comprendeva i militari della Cio (Compagnia di intervento operativo) del Terzo Reggimento carabinieri Lombardia, le unità cinofile dell'Arma di Casatenovo di Casatenovo (Lc) e un elicottero dell'Elinucleo carabinieri di Orio al Serio (Bg).

Le perquisizioni dei militari dell'Arma dovevano seguire in realtà un fattaccio verificatosi lo scorso 20 dicembre quando tre marocchini convinti di fare un affarone, sono arrivati dalla provincia di Varese nel campo di nomadi sinti con 25mila euro in contanti, per acquistare degli elettrodomestici usati a un prezzo stracciato che erano stati pubblicizzati su un sito internet di annunci dagli zingari. Dopo aver contrattato per la compravendita con due uomini del campo, allontanatisi dicendo che andavano a recuperare il materiale, i tre nordafricani sono stati circondati da altri cinque «marcantoni», con il volto coperto e armati di popistola. Che dopo averli malmenati li hanno portati fisicamente sulle loro auto affinché sloggiassero. E quando i marocchini hanno accennato a una minima reazione, i sinti li hanno speronati con le loro vetture per far capire che non era così, mettendoli definitivamente in fuga.

I nordafricani si erano così rivolti ai carabinieri ed erano partiti le indagini attraverso le quali sono stati identificati due sinti, di 35 e 41 anni, residenti nel campo, ora indagati a piede libero per rapina aggravata in concorso.

«Quando il centrodestra aprì il campo, lo strutturò in modo che da fuori si riuscisse a vedere l'interno, così da avere sempre sotto controllo la situazione - insiste Riccardo De Corato -. Ma adesso evidentemente la situazione è sfuggita di mano all'amministrazione di centrosinistra, e il campo è diventato zona franca».

RC

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