Cronaca locale

«Cambio di marcia sugli immigrati E lunedì dirò addio alla giunta»

Chiara Campo

Da Milano a Strasburgo in treno, con coincidenza intorno alle 14 a Basilea. Il viaggio dell'assessore comunale al Welfare Pierfrancesco Majorino verso l'«Europa» è iniziato ieri e alla vigilia ha confessato di essere «ovviamente molto emozionato, vado a fare una cosa importante, molto difficile e sfidante». L'esponente Pd lascerà ufficialmente lunedì prossimo la giunta Sala (un ruolo che ricopriva già dal 2011 con l'ex sindaco Pisapia). Ultimo atto? «Giovedì porto in giunta il Piano infanzia - anticipa -. Concludo con la consapevolezza di aver fatto un enorme lavoro, può piacere o meno. Fare l'assessore ai servizi sociali negli anni della crisi e dei flussi migratori è stata una sfida impegnativa ma bella da compiere, chi verrà dopo di me non si annoierà di certo. Abbiamo tracciato un solco e c'è ancora un grande lavoro da fare». Majorino si prepara al debutto da europarlamentare con la consapevolezza che «la voce dei milanesi in questo momento è autorevole: è una città internazionale ed è un bel biglietto da visita, uno strumento per costruire relazioni e portare avanti il punto di vista nazionale e locale». Il suo impegno si concentrerò sulla «centralità della questione sociale da una parte e nuove politiche sull'immigrazione. Se è chiaro che per me è indispensabile contrastare la deriva nazionalista salviniana sono il primo a dire che l'Ue si disinteressa di una gestione condivisa dell'immigrazione, la scarica come una patata bollente e questo sistema andrà cambiato radicalmente. Non entro in Parlamento Ue per dire che va tutto bene». E su alcuni punti di interesse nazionale auspica che «si possa fare squadra tra italiani».

Anche con la leghista Silvia Sardone, che in consiglio comunale è stata la sua spina nel fianco? «Mi auguro che riservi ai presidenti di commissione Ue lo stesso numero di interrogazioni destinato a me, gli scambi di risposte tra noi sono diventate dei generi letterari».

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