Cronaca locale

Le caserme non versano l'affitto al Comune

Le caserme non versano l'affitto al Comune

Come dice il proverbio milanese, «piutost che nient l'è mei piutost». Meglio incassare subito qualcosa che niente. E per ora Palazzo Marino riesce a recuperare dal Ministero degli Interni solo gli affitti dei primi 6 mesi dell'anno per tre caserme dei carabinieri che hanno sede in immobili comunali. Rimangono ancora nel limbo i «buchi» degli anni passati, per un totale di indennità non pagate che si aggira intorno agli 800mila euro. Fondi che farebbero comodo in tempi di bilanci in rosso. Intanto, il Comune si porta a casa (o meglio in cassa) quel che c'è. Il caso più oneroso riguarda la caserma CC «Pastrengo» di via Marcora. Per l'uso dell'immobile la prefettura è tenuta a versare al Comune 284.398 euro e qualche spicciolo all'anno. Secondo la legge 135 del 2012, l'importo deve essere ridotto del 15%, quindi per i primi 6 mesi di quest'anno la prefettura corrisponderà 120mila euro. Ma mancano ancora i pagamenti di tutto il 2011, del 2012 e del secondo semestre 2013, per un totale di circa 688mila euro. Nel verbale firmato tra le parti per le quote dell'anno in corso è scritto che «si provvederà» a coprire le indennità di occupazione pregresse «non appena il Ministero dell'Interno comunicherà la disponibilità dei fondi». Stessa garanzia per la caserma dei carabinieri «Affori» di via Caldini 13, in questo caso il Comune aspetta di vedere i soldi del 2011, del 2012 e degli ultimi 6 mesi del 2013, poco meno di centomila euro. Incasserà almeno, per ora, i quasi 17mila euro per l'occupazione dal primo gennaio al 30 giugno 2014. Sul pregresso, anche in questo caso, si rimanda alla famosa quanto incerta «disponibilità del Ministero». E «ballano» sempre tra Roma e Milano circa 19.500 euro per l'affitto dello stabile che ospita la caserma CC «Porta Romana» in via Zama 11, in questo caso gli unici affitti scoperti riguardano il primo semestre del 2013. In realtà potrebbero essere qualche migliaio in più, in tutti e tre i casi c'è una diversa interpretazione della legge sullo sconto del 15%.

I debiti dello Stato potrebbero salire.

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