Cronaca locale

Quella cena degli antagonisti pro abusivi e contro i leghisti

L'evento degli antagonisti per sostenere le occupazioni abusive a Milano. Poi l'attacco ai leghisti Sardone e Salvini

Quella cena degli antagonisti pro abusivi e contro i leghisti

Una foto di Silvia Sardone e Matteo Salvini insieme sbarrata con un cerchio e una banda rossa, a mo' di divieto d'accesso. Dunque, la seguente scritta: "Vietato l'ingresso a fascisti e razzisti. Vietato l'ingresso a chi ci vuole usare per propaganda elettorale". La trovata è opera di alcuni antagonisti – del gruppo "Noi ci siamo" –, che hanno pensato bene di organizzare (alla periferia Nord-Est di Milano) una cena per "sostenere chi sta affrontando i processi per le occupazioni di via Iglesias e Palmanova", citando lo stesso volantino. Sul quale si legge anche: "Solidarietà per respingere le provocazioni di alcuni gruppi politici dentro al consiglio di zona e della leghista fascista Silvia Sardone. Partecipa e sostieni le occupazioni!".

Il fatto è stato "denunciato" dal Silvia Sardone stessa, vittima dell'atto frontale insieme al segretario Matteo Salvini. "Da alcuni volantini apparsi in Zona 2 ho appreso che la rete antagonista 'Noi ci siamo' ha organizzato per sabato una cena nell’immobile occupato di via Iglesias per sostenere chi è a processo per le occupazioni abusive nella stessa via Iglesias e in via Palmanova", dichiara l'europarlamentare della Lega.

Quindi, la consigliera comunale aggiunge: "Nel manifesto questi personaggi fanno anche il mio nome, sbarrando una mia foto insieme a Matteo Salvini e bollandomi come fascista solo perché in più occasioni ho denunciato l'illegalità che gravita attorno agli ex bagni pubblici comunali di via Esterle, alla palazzina di via Iglesias e all’immobile di via De Stael dove sono stata insultata e aggredita: tutti edifici occupati abusivamente da immigrati, molti dei quali clandestini".

E ancora: "Voglio ricordare a questi prepotenti signori che le occupazioni abusive sono un reato previsto dal codice penale. E soprattutto voglio ribadire loro che queste velate minacce non mi spaventano, anzi mi spingono a lavorare con sempre più forza per denunciare situazioni di conclamato abusivismo".

"Arrivati a questo punto, con dei fuorilegge che pubblicamente invitano a sostenere le occupazioni abusive e a contrastare il lavoro di un politico facendone nome e cognome, credo che il Comune non possa più aspettare e debba intervenire subito. L'unica strada percorribile è ovviamente quella dello sgombero, a partire da via Esterle visto che stiamo parlando di una proprietà comunale.

Non si possono più tollerare certe sacche di illegalità, è ora di intervenire per dare segnali concreti", l'affondo finale della leghista contro l'amministrazione Sala.

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