Cronaca locale

La centrale dello spaccio usa sigarette «magiche»

Un vero e proprio blitz quello degli investigatori della sezione «Narcotici» della squadra mobile e dei loro colleghi della squadra investigativa del commissariato Comasina nell'omonimo quartiere mercoledì mattina. Un'operazione conclusasi con dieci perquisizioni e l'arresto di due italiani per possesso di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, con conseguente sequestro di 15mila euro in contanti.

Il primo a finire in manette è stato un 56enne, Gennaro S. , con alle spalle solo un vecchio precedente risalente al 1983). L'uomo nascondeva in via Vincenzo da Seregno 2 chili tra hashish e marijuana insieme ad alcune dosi di cocaina già pronte per la vendita. La droga era nascosta nel garage dentro l'intercapedine del basculante, ma ad attirare l'attenzione della polizia sono stati due pacchetti di sigarette con delle calamite interne. Un trucco - hanno chiarito i poliziotti - che serve agli spacciatori per eludere eventuali controlli in strada. I pusher, infatti, in caso di perquisizioni «appendono» il pacco a un pezzo di ferro - quasi sempre un segnale stradale - e dopo tornano a riprenderlo.

«Proprio questo ritrovamento - ha dichiarato il dirigente della Mobile Lorenzo Bucossi - lascia pensare che l'arrestato ricevesse in casa i pusher che poi a loro volta spacciavano in strada». Durante la perquisizione sono stati infine sequestrati 10mila euro in contanti insieme a una pistola scacciacani con diverse cartucce per fucili e armi semiautomatiche.

Quindi è finito in manette Angelo C., 47 anni, che aveva in casa, in via Masina, hashish e marijuana per un totale di oltre due chili e mezzo insieme a 5mila500 euro in contanti. Entrambi gli arrestati vivevano in casa con i rispettivi familiari che non sono indagati. Tra Gennaro S. e Angelo C. non sono emersi collegamenti.

PaFu

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