Cronaca locale

Comprano cellulari con denaro falso: in manette

Smascherati 4 truffatori nordafricani specializzati in acquisti sul web e nei raggiri in serie

Adescavano le vittime su internet, su noti siti di acquisti di usato; poi si presentavano agli appuntamenti e compravano la merce con soldi falsi: almeno 15 le truffe accertate. Tre marocchini e un algerino sono stati arrestati dalla polizia per truffa, perché avevano messo in piedi un giro d'affari da almeno 15mila euro, riuscendo addirittura a raggirare un agente della Polmetro (che però se ne è accorto e ha prelevato il passaporto al suo truffatore, prima che scappasse).

A segnalare per primo il fatto è stato un ventenne che ha venduto un cellulare su internet nel mese di marzo. All'incontro per consegnarlo, avvenuto in piazza Caiazzo (zona Loreto) si è presentato Nabil Goumri, il primo degli arrestati. Italiano perfetto e aspetto impeccabile, si è mostrato amichevole e ha consegnato i 600 euro pattuiti. Quando il ragazzo è andato a spenderli però si è accorto che erano falsi. Quindi ha segnalato il fatto alla polizia, che gli ha suggerito di fare da esca in un secondo incontro. Lui ha messo un altro annuncio con un numero diverso ed è stato contattato dallo stesso Goumri.

Al secondo incontro, avvenuto il 6 marzo, però c'era la polizia, che lo ha denunciato. In seguito alla raccolta di altri elementi per Nabil è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma il marocchino si è dato latitante fino al 9 maggio, quando gli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia non lo hanno arrestato, anche grazie all'aiuto di un maresciallo che lo ha visto e seguito sul tram in viale Piave.

Il resto dell'organizzazione, composta da Adil Falah, egiziano con grossi precedenti per violenza e rapina, Tarik Bani, anche lui marocchino e da una giovane donna (una ex prostituta marocchina di 24 anni; mentre gli uomini hanno tutti più o meno trent'anni) è invece in carcere dal 27 marzo.

Anche loro sono stati presi e adescati dagli agenti simulando una compravendita. In quell'occasione si erano però accorti che si trattava della polizia e hanno cercato di scappare in metropolitana. Il convoglio è stato bloccato e i tre sono stati arrestati, nonostante i tentativi di resistenza. Si trovano al momento a San Vittore: per loro sono state richieste pene che si aggirano attorno ai due anni di carcere.

RC

Commenti