Cronaca locale

Il Comune mette all'asta tre mercati I dubbi di Fi

Trasformare i mercati coperti in luoghi di aggregazione e non per la spesa mordi e fuggi. La Boqueria a Barcellona o il Mercado San Miguel di Madrid sono ovviamente gli esempi a cui Milano si ispira, vere e proprie mete turistiche e della movida, anche se esempi simili si possono replicare più che altro nelle zone semicentrali. I mercati di Santa Maria del Suffragio e Darsena sono quelli che (per ora) si avvicinano di più al modello, potrebbe funzionare in piazza Wagner e forse in piazzale Lagosta, due delle tre realtà coinvolte (c'è anche il Morsenchio in zona Mecenate, visitato ieri dal sindaco Beppe Sala, l'assessore al Commercio Cristina Tajani, il dg di Confcommercio Marco Barbieri e il presidente di Assofood Sergio Monfrini) nella mini-rivoluzione approvata dalla giunta. Il Comune ha votato le linee guida per assegnare a soggetti privati la gestione di questi tre mercati coperti, se il test funzionerà andrà avanti con gli altri. Con un'altra delibera ha approvato 120mila euro di contributi per realizzare progetti di animazione culturale e sociale nelle sedi coperte, in particolare «quelle a gestione tradizionale fuori dalla circonvallazione 90/91». La gestione sarà affidata ai privati per vent'anni, il «tempo giusto» ha rimarcato Sala per ammortizzare gli investimenti. «I mercati comunali coperti devono diventare un luogo di aggregazione» sottolinea Tajani. Le attività commerciali classiche saranno «sempre prevalenti» ma si accompagneranno ad attività sociali, si potranno organizzare cene, aperitivi. Con un bando che uscirà nei prossimi mesi quindi i tre immobili saranno affidati a differenti concessionari («possibilmente consorzi» spiega Tajani). Ogni singola impresa non potrà disporre di oltre 1/5 della superficie di vendita. A carico dei privati il restyling delle strutture, verranno premiati «i progetti che prevedono l'inclusione degli attuali concessionari». E dovrà essere salvaguardato «ove possibile» il personale attualmente assunto. La base d'asta annua: 10mila euro per Morsenchio, 15mila per Lagosta, e 170mila per Wagner. Alessandro De Chirico (Fi) solleva dubbi su Lagosta: «L'Isola è trendy, perchè un costo così basso?».

ChiCa

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