Cronaca locale

Corsi a romeni e marocchini per promuovere il turismo

Giovani immigrati attireranno i connazionali in città. Il Pd la butta sulla politica anti Trump: altro che muri

Corsi a romeni e marocchini per promuovere il turismo

Li chiamano i futuri «Ambasciatori migranti», ma il progetto non ha niente a che vedere con il tema caldo dei profughi. La cooperativa Baobab ha lanciato ieri il secondo corso di formazione per immigrati tra i 18 e i 35 anni che vogliano contribuire a rendere Milano più attrattiva, intercettando i turisti dai Paesi d'origine. L'anno scorso è stato già formato un primo gruppo di 15/20 ragazzi, stranieri di seconda generazione o arrivati in Italia da qualche tempo. Hanno partecipato giovani colombiani, peruviani, messicani, ecuadoregni, marocchini, rumeni, albanesi, tunisini, senegalesi. Con il secondo turno (al via dal 18 febbraio) parteciperanno alle lezioni anche ragazzi originari della Thailandia e delle Filippine. Il progetto, finanziato con 25mila euro da Fondazione Cariplo, mira a fornire una conoscenza delle tecniche base del turismo e dell'accoglienza, della storia e delle bellezze artistiche di Milano e dell'area metropolitana. E dato che tra i partner tecnici c'è l'associazione italiana Impiegati d'albergo, oltre ad associazione Romeni in Italia ed associazione Sunugal, «l'obiettivo - spiega il promotore Leonardo Castiglione - è anche quello di dare un impiego ai giovani migranti in un settore dove possano mettere in campo le proprie competenze, tra cui la conoscenza di diverse lingue». I più «convinti e volenterosi - prosegue Castiglioni - passeranno al terzo passaggio, saranno loro stessi a suggerirci come promuovere via web la città presso le loro comunità di riferimento, dovranno trovare la formula accattivante per convincere i connazionali a venire qui e conoscere Milano, grazie a loro, con occhi diversi». Adrian, romeno di 18 anni, in Italia da sette, ha già partecipato al primo corso e ora farà il bis: «Abbiamo fatto visite della città accompagnati da guide che ci hanno spiegato la storia e la cultura di Milano, abbiamo imparato cosa succede in un albergo, dietro al front office. Può diventare un'opportunità di lavoro, alla fine di questo percorso ci piacerebbe creare tutti insieme un'agenzia turistica, vedremo».

Alla presentazione del progetto ospitata ieri dalla Città metropolitana a Palazzo Isimbardi l'assessore al Turismo del Comune, Roberta Guaineri, ne ha approfittato per rilanciare Milano come «European best destination 2017», migliore destinazione Ue per l'anno in corso. Il concorso online è aperto fino al 10 febbraio. La vicesindaca Pd della Città metropolitana Arianna Censi ha colto invece l'occasione dei corsi di formazione per «ambasciatori migranti» per una tirata contro la politica del presidente Usa Donald Trump: «Iniziative di questo tipo sono molto importanti ha dichiarato - soprattutto in un periodo come questo, in cui sentiamo spesso parlare di muri e di chiusure. La bontà di questo progetto non sta soltanto nell'aiutare i giovani stranieri a trovare un lavoro, sta soprattutto nel voler veicolare l'idea che l'immigrazione non è un problema da risolvere, ma una ricchezza, culturale ed economica per tutti. I valori dell'accoglienza e dell'integrazione sono fortemente radicati nel nostro territorio».

Il nostro impegno, ha concluso la Censi, «deve essere quello di continuare a promuoverli, perché è anche grazie a questi che possiamo chiamarci una società civile e all'avanguardia».

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