Cronaca locale

Dai motorini agli «amici»: Milano è una città in affitto

Il Comune lancia l'idea degli scooter a noleggio che replichi il successo delle bici Ma l'abitudine di usare le cose e non comprarle è ormai diventata una mania

Alla mobilità in affitto mancava soltanto lo scooter. Entro la fine dell'anno Palazzo Marino pubblicherà un avviso pubblico con le regole che dovrà seguire il nuovo servizio di affitto delle due ruote motorizzate. Dopo la macchina e la bicicletta, ora tocca anche alle moto.

Ma l'abitudine a pagare per un utilizzo temporaneo di un bene non è soltanto per i mezzi di spostamento: negli ultimi anni è diventato possibile usare a pagamento tutto, dalle auto agli amici. Nel 2010 Rent a local Friend venne lanciata da una giornalista portoghese con predominante la vocazione turistica: il target era rappresentato dai viaggiatori solitari. Ma ci sono anche le cucine di Presso , lo spazio di via Paolo Sarpi dove è possibile organizzare una cena usufruendo di una cucina con tutti gli strumenti anche di alto livello.

A farla da padrone però resta la mobilità: i numeri dei due servizi di sharing attualmente attivi parlano di decine di migliaia di utenti. Cifre non paragonalibili agli altri servizi di utilizzo temporaneo, anche se in espansione.

E l'ultima iniziativa del Comune ha suscitato l'entusiasmo degli operatori del settore: «Milano può affiancarsi a città come Parigi, Barcellona, Londra, dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, soprattutto in vista di EXPO 2015 è importante offrire servizi all'altezza di una metropoli europea. Ed in questa ottica le due ruote, a pedale e a motore, sono la soluzione sostenibile e un'opportunità da incoraggiare». Proprio nell'anno in cui si apre allo scooter sharing, a Milano si è tenuto il centenario dell'Eicma l'evento più longevo e più importante del mondo dedicato alle due ruote. E non a caso: l'Italia, e Milano ha una parte importante in questo settore, è la nazione dove si concentra più del 50% della produzione europea e il più grande mercato del vecchio continente.

E intanto prosegue l'espansione e la modernizzazione dei servizi di car sharing: da ieri presso il polo fieristico di Rho-Fiera sono attive due nuove postazioni «e-vai», il servizio di auto elettriche o a basso impatto ambientale di Trenord, dove i viaggiatori potranno ritirare e parcheggiare le vetture ecologiche. Con queste due nuove stazioni, sono oltre 60 le postazioni «e-vai» in tutta la regione, collocate nei luoghi strategici, come gli aeroporti di Milano Linate, Malpensa e Orio al Serio, la città di Milano, stazioni, ospedali e università in più di venti località.

Ormai in Lombardia, e Milano in particolare, ci sono molti servizi per usare le automobili a ore, da Car2go a Twist, da Enjoy a e-vai!. Per Expo 2015 dovrebbe diventare disponibile anche il servizio di moto sharing, sulle orme di grandi città europee come Parigi. Nella capitale francese però il 66 per cento degli abitanti non possiede un veicolo privato, grazie all'efficienza dei mezzi pubblici. A Milano invece ci sono tra le 51 e le 70 automobili ogni 100 abitanti e circa metà della popolazione della metropoli francese.

Inoltre per diversi commentatori la riduzione di possessori di auto in città c'è stata per la crisi economica e non per i servizi di car sharing disponibili.

Commenti