Cronaca locale

Disagi, stangate e giravolte: è sempre colpa della Moratti

Dai cantieri M4 ai prezzi delle piscine, dal Seveso al taglio della magnolia in Cairoli la giunta Pisapia è sempre pronta ad accusare l'amministrazione che l'ha preceduta

La giunta è riuscita a scaricare sull'ex sindaco Moratti anche la stangata sulle piscine e campi da tennis scattata il primo di ottobre. Cioè, tre anni dopo che il sindaco Pisapia si è insediato a Palazzo Marino promettendo che sarebbe «cambiato il vento». Non si muove una foglia, se non alla voce tasse e tariffe, costantemente in aumento. E anche quando cade un albero, è ancora colpa della vecchia amministrazione. Non è uno scherzo ma è accaduto sempre di recente, a fine settembre, quando la sinistra ambientalista e i residenti sono scesi in piazza - in largo Cairoli, con il taglio della magnolia. Il sindaco a fine serata ha rassicurato il popolo «salveremo la magnolia») ricordando ovviamente che «il progetto della pista ciclabile» che dovrebbe passare proprio in mezzo all'aiuola occupata dalla pianta oggetto della mobilitazione, «risale al 2007 e quindi alle scorse amministrazioni». Poteva aggiungere che dal 2011 ad oggi di tempo per modificare i piani ce n'è stato in abbondanza, ma ha azionato le ruspe in direzione dell'aiuola sperando che nessuno se ne accorgesse. La giunta tiene a ribadire da settimane, e lo ha fatto l'assessore al Commercio Franco D'Alfonso due giorni fa partecipando al presidio dei cittadini in difesa del parco Solari, che anche quegli scavi della metropolitana M4 che sventreranno da inizio 2014 oltre un centinaio di alberi e quartieri, è partito con Letizia Moratti. Certo, non ha immaginato lontanamente un anno fa di invitare l'ex sindaco all'inaugurazione in pompa magna della M5 da Bigmani a Garibaldi. Le gioie sono arancioni, i dolori un'eredità del centrodestra. Pisapia campione nello scaricare il barile. Se non è colpa della Moratti, c'è di mezzo la Regione. La vecchia amministrazione non ha saputo risolvere il problema del Seveso, il Pirellone «non ci ha avvertiti in tempo» disse dopo l'alluvione dello scorso luglio. Anche Expo, di cui si parla più per «appaltopoli» e ritardi che in positivo «l'ho ereditata» precisa spesso il sindaco. A risentirci nel 2015 se sarà un successo.

«Tutto avrei pensato - ammise Pisapia nel primo anno da sindaco -, fuorché passare le notti in aula per aumentare le tasse». Aveva appena votato l'introduzione dell'Irpef mai applicata nè dalla Moratti nè da Gabriele Albertini, e il raddoppio del 50% del biglietto Atm. Ma «il bilancio che abbiamo trovato non era veritiero» sosteneva. Già, erano previste introiti dalle società partecipate impensabili secondo la sinistra. Che, dopo, è riuscita a vendere quote di Sea e rincarare tutte le tariffe possibili (dai trasporti alla sosta alla trasformazione di Ecopass in Area C). Eppure la Tari nel 2014, tanto per citare, è aumentata ancora fino al 52% rispetto al 2010, quando governava il centrodestra. Le cause vanno ancora ricercate nel passato? La giunta arancione, che in campagna elettorale andava a braccetto con i centri sociali, tiene a prendere bene le distanze anche quando scattano sgomberi. Il sindaco, personalmente o tramite i suoi «colonnelli», si scusa e assicura che non c'entra. Anche se il Comune siede ai tavoli della prefettura quando vengono organizzati i blitz.

Meglio scaricare la colpa su prefetto e questore.

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