Cronaca locale

Macché studenti, il leader è un politico

Tra gli "studenti"anche il rifondarolo Muhlbauer. Dipendente pubblico ed ex consigliere regionale

Macché studenti, il leader è un politico

«Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente. Avete lo stesso occhio cattivo. Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri: prerogative piccoloborghesi, amici. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono figli di poveri». E ricordiamolo ancora il genio di Pier Paolo Pasolini. Perché a poco altro («io simpatizzavo coi poliziotti») veniva da pensare ieri davanti alla Provincia difesa dal coraggio e dalla straordinaria professionalità di poliziotti e carabinieri. Impassibili nel non raccogliere le provocazioni solo volgari di ragazzetti a cui prima di tutto andrebbe insegnata la buona educazione. «Più sbirri morti». «Poliziotti-pezzi-di-merda». «Celerino-figlio-di-puttana». «Lavoro di merda cara-bi-niere». Una povertà di vocabolario imbarazzante e un'assoluta mancanza di qualsiasi luce dell'intelletto. Perché manifestare si può e anzi i giovani andrebbero incitati a farlo, ma a condizione che prima di mettere a soqquadro una città raccogliessero qualche idea. Richieste che vadano al di là di un generico «scuola pubblica» e «no Expo», altrimenti poi tutto finisce nell'aggressione degli agenti. Loro sì, sindaco Giuliano Pisapia, meritevoli dell'Ambrogino d'oro. Anzi, di platino.

E a proposito, sindaco, ieri non sarebbe stato male scendere dal suo studio ovattato e andare da quei «bravi ragazzi». A vedere i poliziotti insultati, «sputati», aggrediti. E lei che così spesso si erge a baluardo contro presunte (e mai viste) calate di nazisti europei pronti a portare la violenza in città, avrebbe visto che ieri a Milano qualcuno la violenza l'ha portata. Verbale e non solo. E allora, sindaco, magari un paio di righe per condannare la brutalità dei manifestanti ed elogiare la professionalità delle forze dell'ordine le avrebbero fatto onore. E le avrebbero consentito di interpretare il pensiero della stragrande maggioranza dei milanesi. Perché per molto meno il calcio ha chiuso lo stadio del Milan. Ed è vero che in corteo c'erano imberbi studenti, ma proprio per questo sarebbe il caso di offrire loro qualche bravo maestro. Di vita prima che di scuola. Magari non qualche politico rottamato che quando la tragedia si ripete e si trasforma in farsa, ricompare. Come questa volta Luciano Muhlbauer, ieri in prima fila a far la faccia feroce davanti ai poliziotti (sicuro che non avrebbero reagito). Il paradosso di un dipendente stipendiato dalla Regione che incita a dar l'assalto alla Provincia. Quel Muhlbauer, sempre convinto che il comunismo sia il migliore dei mondi possibili, consigliere in Regione tra il 2005 e il 2010: incassando 12mila euro netti al mese. Dieci volte quanto guadagnano poliziotti e carabinieri che ieri erano davanti a lui. Più, Muhlbauer, i 68mila euro (sempre netti) dell'indennità di fine mandato. Bei soldoni. A cui oggi aggiunge lo stipendio dell'assessorato all'Ambiente. Perché lo Stato, matrigna con i poliziotti, con Muhlbauer è stato madre generosa. Con i poliziotti è stato generoso il questore Luigi Savina. Che a fine manifestazione è andato da loro. Per strada. Insieme il suo gessato british e le tute da ordine pubblico. «Bravi ragazzi. Bravi.

Avete fatto un gran lavoro».

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