Cronaca locale

Fuoriporta tra le colline alla grande festa del Gavi

Eventi e cantine aperte per i 20 anni di Docg Ospite d'onore il masterchef Cannavacciuolo

Antonio Bozzo

L'appuntamento con i grandi chef sta diventando una consuetudine per «Di Gavi in Gavi», kermesse che ogni anno, a fine agosto, celebra un territorio di grande bellezza, storia e tradizioni, che produce uno dei vini bianchi più apprezzati d'Italia e più conosciuti nel mondo. L'anno scorso l'ospite era Carlo Cracco, quest'anno tocca ad Antonino Cannavacciuolo, burbero ma simpaticissimo cuoco giudice di Masterchef, con ristorante due stelle Michelin, il Villa Crespi a Orta San Giulio. Antonino, atteso al pari di una rockstar, sarà a Gavi domani: dovrà giudicare, davanti al pubblico con i cellulari bollenti pronti ai selfie, il miglior abbinamento tra le undici ricette presentate dai comuni della denominazione Gavi DOCG. Per Cannavacciuolo il Gavi nel bicchiere è un vecchio amico. Sentitelo: «Si abbina perfettamente alla mia cucina, basata soprattutto su pesce, verdure e carni bianche. Per questo è un vino sempre presente nella mia cantina».

Invitato dal Consorzio di Tutela del Gavi, che quest'anno festeggia i 20 anni di DOCG e prosegue verso la costruzione di un avvenire sostenibile, Cannavacciuolo non mancherà di curiosare, dare consigli, fare battute, sgridare qualche spadellatore improvvisato. Anche per lui, come per ogni grande chef consapevole, l'aspetto della sostenibilità è fondamentale. Proprio perché riguarda la valorizzazione di prodotti della tradizione, che le tecniche dell'alta cucina sanno restituire in tavola rispettandone l'equilibrio. «Di Gavi in Gavi» è una festa: anima le strade dei paesi (sentirete parlare un dialetto ligure, particolarità di questa zona del Piemonte), i cortili, le case private. Oltre che per il vino, la zona del Gavi è famosa per i ravioli. Anzi, disputa con altre parti d'Italia il vanto di averli inventati. A Gavi si gustano anche a «culo nudo»: non è una volgarità, ma il modo di servirli senza condimento. La cultura della materia prima al suo massimo grado.

Su prenotazione (tel. 0143.645068), dalle ore 16 di domenica si può anche seguire lo showcooking «La cucina zero sprechi», con lo chef Franco Aliberti e l'esperta Lisa Casali.

Difficile non tornare a casa con qualche bottiglia di vino del Conzorzio (il Gavi DOCG è prodotto tradizionalmente da uve cortese 100%, coltivate all'interno di un'area collinare, nella fascia meridionale della provincia di Alessandria), ravioli, formaggi, focacce e altri bendindio.

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