Cronaca locale

Gabbani «live» da Sanremo al Carroponte

L'autore di «Occidentali's Karma» sarà in concerto al festival di Sesto

Luca Testoni

Sulla trasversalità dell'orecchiabilissimo pop d'autore di Francesco Gabbani c'è poco da dire.

Vincitore a mani basse al Festival di Sanremo (anche se poi sconfitto all'Eurovision Song Contest di Kiev, dove pure era il favoritissimo) con la hit tormentone «Occidentali's Karma», lascia le platee televisive e si propone in concerto anche in palcoscenici tutt'altro che scontati.

Come nel caso, di domani sera: già, perché Gabbani, dopo aver annunciato che nel tour estivo non ci sarà traccia del «suo» gorilla danzatore che ha fatto impazzire grandi e piccini, ha scelto di far coincidere la data milanese con l'esibizione al Carroponte Festival di Sesto San Giovanni.

Anche la stagione estiva della rassegna che si svolge all'ombra della megastruttura in acciaio, alta venti metri, un tempo usata dagli operai della fabbrica Breda per trasportare il ferro da rottamare - tra i fiori all'occhiello dell'ex area industriale di Sesto San Giovanni -, non è da meno di Gabbani (a proposito: oltre a «Occidentali's Karma», il cantante carrarese proporrà tra le altre cose anche i brani «Tra le granite e le granate», «Amen» e una versione in chiave swing della jannacciana «Vengo anch'io. No, tu no») e brilla per la varietà e trasversalità della propria proposta live. Una proposta, per la gioia dei musicofili pop-rock, che vive su una programmazione praticamente priva di pause. Per tutta l'estate fino a inizio settembre.

Tra i live internazionali si è cercato di mediare tra nomi collaudati ed emergenti. Alla prima categoria appartengono di diritto l'americana Ani Di Franco (il 5 luglio) e il britannico Billy Bragg (il 5 agosto), due esempi di come il cantautorato possa andare a braccetto con l'impegno; i Dinosaur Jr (il 10 luglio), direttamente dall'indie-rock made in Usa anni Novanta; due intramontabili icone del metal e del reggae come gli yankee Megadeth (l'8 agosto) e i giamaicani The Wailers (il 31 agosto); e i rocker newyorkesi Interpol (il 23 agosto).

Tra i nomi nuovi da tenere d'occhio, invece, ecco la folksinger scozzese Rachel Sermanni (il 3 luglio); il rhythm'n'blues-rock dei Vintage Troobvle di Las Vegas (il 4 luglio); la psichedelia elettronica delle statunitensi Warpaint (il 13 luglio); il cantautore albanese naturalizzato italiano Ermal Meta (il 15 luglio); e il jazzista Usa Robert Glasper (il 27 luglio).

Parecchio corposo il parterre di italiani ospiti della spettacolare location che, oltre a valorizzare l'idea di cultura policentrica alla base della città metropolitana, risulta ben accetta sul territorio (per intenderci, da questi parti non si è mai sentito parlare di comitati anti-decibel).

Qualche nome? A giugno Brunori Sas (il 30); a luglio Niccolò Fabi (il 6), l'accoppiata Marrakesh-Guè Pequeno (il 14) e Simona Severini (il 18); ad agosto Coez (il 26) e il doppio live The Zen Circus ed Edda (il 30); e a settembre gran finale con Levante (il 2), Fabrizio Moro (il 6), Baustelle (il 9) e Lo Stato Sociale (il 10).

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