Cronaca locale

«Guadagni dalle Olimpiadi 2026» Lo studio ribalta le carte per Roma

L'analisi costi benefici parla di saldo positivo. Fi: «Basta alibi»

I conti tornano. Se Milano-Cortina dovessero organizzare le Olimpiadi invernali nel 2026, ci sarebbe un saldo economico chiaramente positivo per lo Stato. Almeno stando allo Studio sull'analisi di impatto economico-finanziario commissionato dal governo all'Università La Sapienza, presentato ieri a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario alla presidenza con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, del presidente del Coni Giovanni Malagò, del governatore della Lombardia Attilio Fontana, dell'assessore al territorio del Veneto, Cristiano Corazzari, del sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina e dell'assessore allo Sport del Comune di Milano Roberta Guaineri. Secondo l'analisi «i Giochi invernali contribuiranno positivamente alla crescita dell'economia: gli incrementi del Pil tra il 2020 e il 2028 vanno da 93 a 81 milioni di euro annui. La crescita cumulata del prodotto raggiunge un massimo di circa 2,3 miliardi nel 2028». Lo studio ha «ampiamente verificato che le uscite del Governo per finanziare i Giochi 2026 sarebbero compensate dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività sviluppate attorno ai Giochi». Nello specifico, «i Giochi contribuiranno positivamente alla crescita dell'economia nel suo complesso». In sostanza gli investimenti previsti sono pari a circa 346 milioni per la realizzazione dei villaggi olimpici e dei media center e per gli interventi sugli impianti, i costi di gestione pari a 1,1 miliardi, mentre il costo per le Olimpiadi di Torino era stato di 1,2 miliardi.

«Il governo non ha più alibi» commenta Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Fi, mentre Franco Carraro, membro del Cio che il 24 giugno deciderà per l'assegnazione e che ha partecipato al vertice ha commentato «Stoccolma e Are stanno peggio di noi».

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