Cronaca locale

Halloween, Milano a forma di zucca

Le vetrine intriganti, i trucchi originali e i vestiti più strani per la notte del «dolcetto o scherzetto»

Halloween, Milano a forma di zucca

Se dovessimo dichiarare la più bella vetrina di Halloween, due sarebbero le vincitrici a Milano: «Isaia» in via Verri che presenta una scena fatta di bianchi, giganteschi fantasmi in puro cotone e glamour e «I giorni di Carta» in corso Garibaldi, una fucina multicolore di zucche arancio, ali nere d'angelo e oggetti luminosi. Se invece dovessimo assegnare il premio all'originalità, lo vincerebbe «Terre des hommes», l'organizzazione mondiale per la salvaguardia dei diritti dei bambini, che ha ideato i costumi terribili. La sposa bambina, la bimba operaia, la bimba schiava: costano solo un euro e non fanno paura, perché il loro orrore non sta nella fantasia ma nella realtà di tutti i giorni che tanti piccoli vivono, attanagliati dal timore.

Su internet spopola l'idea dell'anno: adesivi di mani, tracce, schizzi rossi da attaccare al muro per riempirlo di macchie di sangue. Sangue che cola dalle boccette nella profumeria Sephora in corso Vittorio Emanuele, dove Ilaria Avesani, pro make-up artist, insegna oppure esegue trucchi di ematomi e ferite. Anche Ilaria è «bruciata» da un taglio alla gola: una sgozzata vivente. «Il taglio si ottiene con lattice, carta, un po' di fondo tinta, sangue finto e carne artificiale» spiega. Quindici minuti di lezione costano 15 euro, riconvertibili in prodotti, mentre i maquillage variano: 45 euro per un volto truccato come un gufo o il micio nero Merlino, 25 euro per il vampiro o lo zombie.

«Sono vent'anni che tratto Halloween - racconta Melitta Rodini, una delle proprietarie di “I giorni di carta” - e la sua magia è in continua crescita». Le cose più hot nella cartoleria di corso Garibaldi? La fionda spara scarafaggi, le bretelle unisex con i teschi, l'anello luminoso a forma di zucca, il più gettonato, la collana d'aglio, gli adesivi da attaccare alle zucche in modo che paiono intagliate, evitando così la fatica del coltello. Novità per i neonati: un costumino arancio e verde come una zucca.

In tutta la via spopola una locandina: dolcetto o scherzetto? Nei negozi che la espongono i bimbi ricevono le caramelle. Campeggia sulla vetrina del locale «Anema e Cozze», dove Anna Sveva Insinga organizza la festa del 31 ottobre: la pizza a forma di Topolino a 2.50 euro e la truccatrice per tutti. Perché Topolino? «È la forma che piace di più, così facciamo entrare anche il mitico personaggio di Walt Disney nei giro dei mostriciattoli!».

Halloween sui tetti. Un cimitero sospeso sulla terrazza del Best western hotel Galles, e un menu da zombie e vampiri dello chef Moreno Ungaretti. Halloween di lusso, come il collier di megateschi in cristalli nella vetrina di «Robertaebasta» in via Fiori Chiari. Halloween in stile funeral party per il Club House 80's che, visto il successo dell'anno scorso, preferisce ripetere il rito di vedove affrante, becchini e iettatori mediterranei, contro gli anglosassoni zombie. Nell'intera città spopola l'arancio di zucche vere, intagliate nella carta, nella cera, nella frutta, nella plastica, nel lattice, nei formaggi.

L'arancione vivo di Halloween fa pensare a come sia macabro nei video dell'Isis, ma le feste fin dall'antichità sono state create dagli uomini per esorcizzare il male che, purtroppo, esiste sempre e davvero.

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