Cronaca locale

L'assist del Cavaliere: «Il prossimo sindaco avrà la nostra storia»

Berlusconi telefona agli azzurri: «Riprendiamo Milano, poi il Paese»

L'assist del Cavaliere: «Il prossimo sindaco avrà la nostra storia»

(...)Perché la sinistra «cambia facce, ma non sostanza e anche Renzi lo sta dimostrando, pensa soltanto a occupare il potere a qualunque costo. Milano e l'Italia non meritano questo». E per il consigliere politico Giovanni Toti «Pisapia è il capitano della Concordia che lascia la città in un momento difficile».

A moderare la mattinata il capogruppo in Comune Pietro Tatarella, in platea Licia Ronzulli fresca di nomina alla vice presidenza della Fiera e sullo schermo il video realizzato da Fabrizio De Pasquale con i consiglieri di Palazzo Marino sulla Milano insicura dopo l'allontanamento dei militari dell'operazione Strade sicure voluto dalla sinistra («perché le divise non sono chic» dice Daniela Santanché), dei campi rom e dei centri sociali. Per questo, assicura Berlusconi, «il candidato giusto sarà una sintesi tra la storia di Fi e la nostra capacità di governare». A dimostrarlo sul palco salgono gli assessori azzurri che portano il «modello di buongoverno realizzato in Regione insieme a Lega, Ncd e Fratelli d'Italia» e il vice governatore Mario Mantovani che parla di una riforma della sanità «che mette al primo posto il diritto di tutti ad avere pari accesso a cure di grande qualità». Ricordando che «dopo Pasqua partiranno i congressi del partito in tutti i Comuni lombardi». Il capogruppo di Fi in Regione Claudio Pedrazzini, invece, fissa i paletti per le alleanze: «Dove va Salvini da solo? Siamo aperti al confronto, ma non disponibili ad accettare diktat». Di «quattro anni di provvedimenti ideologici imposti da Pisapia» parla il sottosegretario Giulio Gallera, l'unico ad aver già messo in campo la candidatura, appoggiata dall'associazione Milano merita. «Da oggi - promette - cominceremo a girare i quartieri e daremo il via a una grande fase di ascolto della città per costruire un programma dal basso». Con la Santanché ad accusare Pisapia di aver «trasformato i campi rom in califfati», come testimonia anche il video La Milano horror della sinistra montato da Silvia Sardone, responsabile Sicurezza del coordinamento regionale, e a disposizione su Youtube ( https://www.youtube.com/watch?v=TpZ7Rf6rFy4 ) con le immagini, spiega, di «tasse, criminalità, degrado, sprechi, rom, immigrati, Leoncavallo, multe, aumenti Atm». E quelle terribili dei bambini abbandonati dai profughi sui cartoni della stazione Centrale. Poi la stoccata della Sardone al partito: «La parola rinnovamento viene vissuta dalla classe dirigente attuale come un'eresia». Per il capogruppo al Senato Paolo Romani «oggi il nostro partito è riconoscibile solo per i litigi, i peggiori di noi vanno in tivù a dire delle stupidaggini». Gelmini apre a primarie di coalizione. «Si faranno - promette - Con i tempi e le modalità giuste, ma solo se non ci saranno veti». Salvini? «Sicuramente è una risorsa per il centrodestra, ma ci sono anche altri nomi. Prima però viene il progetto». Maurizio Lupi? «Resta nella rosa, ma Fi ambisce ad avere il proprio candidato».

Anche perché, aveva detto Berlusconi, «in Italia e a Milano siamo la maggioranza vera, la maggioranza naturale».

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