Cronaca locale

Con l'estate il flamenco si fa in tre allo Strehler

Domani la prima serata: «Viva!» inaugura la rassegna ispirata all'universo femminile

I tacchi ricominciano a battere sul palcoscenico che spesso è informale. Stavolta sarà invece più istituzionale che altro e il Piccolo teatro Strehler si conferma la cornice più adatta a ospitare una serie di spettacoli programmati e attività parallele al flamenco. E da domani scatta l'edizione numero 12 del «Milano flamenco festival» che celebra questa volta l'universo femminile, le sue sfaccettature, i molteplici punti di vista, indipendentemente dall'identità di genere.

Un tributo sentito e rispettoso alla figura della donna e al suo fascino affidato a tre affermati artisti di questo ballo e alle loro rispettive compagnie. Tre sensibilità, tre differenti stili per avvicinarsi ed addentrarsi in questo mondo.

Flamenco, danza spagnola e contemporanea si daranno la mano tra tradizione, modernità e provocazione, per offrire al pubblico tre modi di sentire, vivere e interpretare il ballo e la musica in linea con il nostro tempo.

Come detto gli appuntamenti si svolgeranno al Piccolo e la prima data da segnare sul calendario è quella di domani. Manuel Liñán & Friends mettono in scena la prima europea di ¡Viva!, uno spettacolo che vuol essere un canto alla libertà del movimento e alla libertà d'espressione. Con questa provocatoria nuova creazione Manuel Liñán, insieme a sei bailaores - ovvero i ballerini protagonisti della serata - celebra l'universo femminile nel flamenco, appunto la mujer bailaora.

Dopodomani, sarà di scena invece la compagnia di Maria Moreno de la Concepción in prima europea con uno spettacolo dal forte sapore e dalle intense tinte autobiografiche che unisce la tradizione più pura dell'arte del flamenco all'avanguardia artistica con una proposta che si colloca fra il concettuale e il purista. Suggestiva la resa fra luci, ombre e giochi di riflessi sui costumi che evocano il glamour latino.

Ultima serata in programma venerdì sera con lo spettacolo Distopìa della compagnia di Patricia Guerrero. Il concetto di distopia si contrappone a quello di utopia e, se questa rappresenta un mondo dove tutto è come deve essere, la distopia è il suo contrario: un mondo indesiderabile e spaventoso dove tutto è portato ai limiti estremi. Tutti gli spettacoli iniziano alle 21.

Biglietto: 30 euro.

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