Cronaca locale

L'islam fa paura, fermiamo le moschee

Palazzo Marino dà l'ok al bando per 4 aree. Pisapia minimizza ma Fi chiede di sospendere tutto

L'islam fa paura, fermiamo le moschee

La drammatica recrudescenza del fondamentalismo riaccende lo scontro sulla costruzione delle moschee a Milano. Ieri il sindaco Giuliano Pisapia ha confermato l'operazione dei bandi per quattro aree destinate ai luoghi di culto, dando però l'impressione di voler frenare. L'opposizione però chiede di fermare tutto- proprio effetto della drammatica avanzata islamista in Medio Oriente e delle notizie su reclutamento in Italia di combattenti intenzionati a immolarsi per la jihad. Parlando anche con Affaritaliani l'assessore Pierfrancesco Majorino (che si è accollato la pratica dopo la riluttante Ada Lucia De Cesaris, vicesindaco) ha fissato a settembre i bandi. Ha poi parlato del superamento «dei centri clandestini» come di uno strumento per «contrastare chi semina odio». E ha fatto sapere di considerare «assurda» la tesi secondo la quale «il vento dell'integralismo islamico che torna a soffiare» dovrebbe indurre a «far interrompere il dialogo con le comunità per il diritto di culto a Milano». Per tutta risposta, Forza Italia boccia il piano di Palazzo Marino e detta le sue condizioni. (...)

Lo stadio divide anche quando non si parla di calcio. E questa volta non è nemmeno il Meazza. L'assessore regionale allo Sport Antonio Rossi si è espresso a favore della costruzione di un nuovo stadio, sul modello di quanto sta avvenendo a Roma: «Non capisco perchè a Milano non si possa fare lo stesso visto che dopo Expo ci sarà spazio disponibile». E subito il suo omologo comunale, Chiara Bisconti, ha risposto piccata via Facebook che «Milano ha già uno stadio e che stadio!». Uno sfogo a cui ha contro replicato sulla rete sociale lo stesso Rossi: «Ma hai la coda di paglia! Per una volta che non ti ho tirata in mezzo». A questo punto Bisconti ha cercato di ricucire: ha commentato dicendo che al di là delle idee diverse, Rossi è una persona seria.

Da Milano a Roma in due ore e mezza con l'alta velocità. È una delle novità prossime venture annunciate al Meeting di Rimini in occasione della firma dell'intesa tra il ministero dei Trasporti e le Fs. In arrivo treni pendolari più veloci. E i collegamenti frecciarossa per Malpensa.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

Nel senso che le tre tavolette rubate - «di scarso valore mercantile» - hanno se non altro il merito di accendere i riflettori su uno dei musei civici, la pinacoteca del Castello, meno conosciuti dai cittadini e non solo per colpa loro.

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