Cronaca locale

Al mercatino della Caritas abiti da sposa di sartoria

Sabrina Cottone

Per le donne, o almeno per la stragrande maggioranza di loro, è il giorno più importante della vita. E anche se la bellezza del vestito, così come la magnificenza della chiesa, non sono la cosa più importante per il momento del sì, è inutile negare che l'abito bianco da ricordare e immortalare è un sogno sin dai tempi della Barbie (e delle tante bambole che ne hanno preso il posto).

Adesso più che mai non tutte le ragazze, e nemmeno chi secondo i trend del momento si sposa più avanti nell'età, possono più permetterselo e così fa un bell'effetto speranza entrare in un mercatino della Caritas in parrocchia e trovare un piccolo stock di vestiti sartoriali da sposa donati per chi vuole acquistarli a un prezzo molto più abbordabile che altrove (nella foto, un modello). Non solo: prendendo il vestito da sposa da questo raffinato stand si fa un gesto di beneficenza non solo per se stesse, cosa che non guasta, ma anche verso le persone a cui saranno destinati i fondi raccolti con il mercatino di primavera.

La chiesa è il Preziosissimo Sangue di Gesù di corso XXII Marzo e gli abiti da sposa, nuovi da sartoria in stile vintage, con corpetti trapuntati, maniche traforate oppure semplicissimi per le minimal, hanno prezzi intorno ai duecento euro. «Trattabili» assicurano le volontarie ai banchetti, fiere di poter offrire questi capi fuori dall'ordinario in mezzo alle collane, ai braccialetti, agli orecchini, ai pur graziosi vestiti che si trovano come doni al mercatini.

In tempi ancora non facili, l'abito da sposa per molte resta un lusso.

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