Cronaca locale

"Il migrante ci urlava contro": così è iniziata l'aggressione a Milano

In un video e nel racconto dell'autista di un bus i minuti di follia e paura vissuti dai passanti nella stazione di Milano

"Il migrante ci urlava contro": così è iniziata l'aggressione a Milano

Bermuda chiari e polo bianca a righe blu e rosse, sacco a pelo in mano e zaino sulle spalle. In mano un coltello da una decina di centimetri con il quale minacciava un autista e il bigliettaio di un pullman diretto agli aeroporti, urlando parole incomprensibili.

Così sono iniziati in stazione Centrale i minuti di follia che hanno portato all'aggressione di un poliziotto a Milano. "Si avvicinava e inveiva nei nostri confronti, minacciosamente, senza apparente motivo", ha raccontato ai poliziottti l'autista del bus, "Temendo che potesse farci del male, siamo saliti sul pullman e abbiamo chiuso la porta. A quel punto notavo che l’uomo frugava nello zaino ed estraeva un coltello, che brandiva verso di noi, guardando dentro il bus e cercando di aprire la porta. Siamo rimasti barricati all’interno e abbiamo chiamato la polizia".

Un racconto che è ora corredato dal video diffuso dalla polizia e ripreso dalle telecamere di sicurezza della stazione. Immagini che mostrano il 31enne originario della Guinea che ieri in piazza Luigi di Savoia ha seminato il panico tra i turisti e i passanti. Almeno fino all'arrivo delle volanti. A quel punto un agente, indossato il giubbotto antiproiettile, prova a fermarlo e resta ferito lievemente alla spalla destra. Ma tanto basta per arrestare l'uomo e portarlo in questura.

Dove si è scoperto che, nonostante i cinque nomi diversi con cui era stato fermato in passato, era stato espulsto dall'Italia il 4 luglio scorso.

Commenti