Cronaca locale

Migranti, per Beppe Sala il modello è la Merkel

Sala insiste ancora: "Milano apre le porte a tutti gli stranieri, voglio una città internazionale. Il modello per l'accoglienza è la Germania di frau Merkel"

Migranti, per Beppe Sala il modello è la Merkel

Beppe Sala guarda a nord. Alla Germania, precisamente. Per il sindaco di una Milano invasa dai profughi il modello di accoglienza da seguire è quello proposto da Angela Merkel.

In un'intervista concessa oggi alla Stampa, l'ex mr Expo analizza la situazione dell'emergenza immigrazione vantando i risultati raggiunti dal capoluogo lombardo: "A Milano abbiamo una percentuale di migranti doppia rispetto alla media nazionale - spiega il primo cittadino del capoluogo ambrosiano - Ma qui non ci sono mai state le barricate come a Gorino perché i milanesi vedono gli stranieri come una risorsa, siano essi rifugiati, studenti o manager." Sala però fa anche attenzione a tracciare una netta linea di demarcazione fra chi ha diritto e chi non ha diritto all'accoglienza. "A volte l'iper garantismo diventa un ostacolo - argomenta - Ci vogliono tre gradi di giudizio per decidere se uno deve andarsene, anche se non ha requisiti per restare. Due o tre anni per chiudere una pratica non vanno bene." Il modello a cui guarda è appunto quello tedesco: "In Germania fanno sì che imparino la lingua e gli danno un lavoro, a cifre non alte. Dopodiché li verificano: se funzionano e vedono che hanno trasformato i diritti in doveri, li tengono, sennò se ne devono andare.

" Peccato che il sindaco ometta di ricordare che i "lavori a 1 euro all'ora" per i migranti in Germania abbiano suscitato polemiche furibonde proprio da parte della sinistra.

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