Cronaca locale

Milano, revocati gli arresti domiciliari alla 32enne che aveva bruciato l’auto dell’ex

La donna sarà libera di riprendere la propria vita. Non potrà però in nessun modo contattare o avvicinare l’uomo

Milano, revocati gli arresti domiciliari alla 32enne che aveva bruciato l’auto dell’ex

Il tribunale di Milano ha accolto la richiesta di riesame degli arresti domiciliari inflitti lo scorso 21 giugno alla 32enne che aveva dato fuoco all’auto del suo ex fidanzato http://www.ilgiornale.it/news/milano/stalking-perseguita-suo-ex-e-brucia-l-auto-1715346.html. L’ordinanza infatti è stata in seguito impugnata dai legali della donna, l’avvocato Claudio Aguglia e l’avvocatessa Valentina Di Maro del foro di Milano.

La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata così sostituita con il divieto di avvicinamento da parte della 32enne ai luoghi frequentati solitamente dal suo ex compagno, come per esempio la palestra, il luogo di lavoro e l’abitazione dove risiede l’uomo. Inoltre dovrà mantenere una distanza di sicurezza dal giovane e dai suoi familiari di almeno 25 metri. Non potrà neanche contattarlo tramite posta o internet, né attraverso terzi.

La prima ordinanza riguardava esclusivamente gli arresti domiciliari e non le restrizioni presenti nell’attuale. La donna quindi in precedenza poteva cercare di contattare il suo ex ma non poteva uscire di casa, proibendole in un certo senso di poter riprendere la propria vita, sia lavorativa che sociale. Effettivamente l’ordinanza attuale sembrerebbe più adeguata al caso in questione.

Fermo restando che qualora la donna dovesse in qualsiasi momento trasgredire anche a una sola delle prescrizioni imposte dal Tribunale di Milano, la misura cautelare andrà ad aggravarsi ulteriormente, con la possibilità di una applicazione detentiva. Per lei quindi si potrebbero anche aprire le porte del carcere. Il reato commesso comunque persiste, non essendoci state cause di giustificazione o di estinzione.

La 32enne può quindi tirare un sospiro di sollievo e riprendere in mano la propria vita.

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