Cronaca locale

Nuove «amnesie» di Sala? Colpa del commercialista

Dimenticanze continue, ma il candidato del centrosinistra svicola E spiega tutto con «un collaboratore che ha preparato i certificati»

Chiara Campo

«Ormai siamo a una amnesia al giorno di Giuseppe Sala. Prima la casa in Engadina, poi le quote societarie in Romania e ora anche una partecipazione in una società che gestisce parchi fotovoltaici in Puglia. Prima delle elezioni arriveremo a sapere tutto quello che non è stato inserito nella dichiarazione patrimoniale prevista dal decreto trasparenza?». Il capolista Fdi Riccardo De Corato aveva depositato un esposto in Procura la settimana scorsa già dopo la prima «svista» sulla casa in Svizzera, ma dopo i nuovi risvolti sulle dimenticanze del candidato del Pd avverte che dovrà muoversi ancora, «mi sentirò in dovere di tornare in Procura» per portare gli aggiornamenti. Dell'appartamento omesso nell'autocertificazione si era ampiamente parlato ed è stata la spinta per cui Sala due giorni fa ha pubblicato on line la dichiarazione 2014 (riferita però ai redditi del 2013), aprendo nuovi dubbi sulla villa di proprietà a Zoagli, in Liguria. Che era terreno nella dichiarazione (giustamente) ma nnche nel 2015 quando invece Sala ci andava già a trascorrere i brevi weekend lontano dai cantieri Expo. E dal 730 spuntava un'altra partecipazione omessa sotto la firma del famoso documento incriminato, in cui giurava «sul mio onore affermo che la mia dichiarazione corrisponde al vero», senza poter mettere a postilla che eventuali conseguenze legali di falso in atto pubblico sarebbe ricadute sul suo collaboratore distratto. Ne risponderà personalmente, se qualcuno in Procura deciderà di prendere in mano l'esposto depositato da De Corato. E troverà quindi che nell'atto mancava non soltanto il business in Romania rivelato ieri dai giornali - Sala ha spiegato che dal 2012 è socio «al 18,9% di Tunari, una società attiva nel campo dello sviluppo immobiliare residenziale a Bucarest, il valore della partecipazione è cresciuto negli anni perchè ho erogato nuovi prestiti infruttiferi» - ma anche la partecipazione di circa il 20% in una societò che gestisce parchi fotovoltaici in Puglia, per un valore di circa 700mila euro. E chissà se non sarebbe passata sotto silenzio questa svista. Ieri mattina in tv Sala ha provato a far scivolare rapidamente la polemica sulla Romania, «io sono troppo elegante per prendermela con un collaboratore che mi ha preparato la certificazione e non ha messo il quadro estero, oggi comunque pubblicherà on line i 730 degli ultimi cinque anni». Ma la proprietà in Puglia non si sarebbe vista, perchè non genera dividendi. Il suo omissis è stato anticipato nel pomeriggio dal sito del settimanale «Panorama», e due ore dopo insieme alle dichiarazioni dei redditi mr Expo ha dovuto aggiungere anche questo business. «Dimenticanze, sviste, menzogne. Come si conciliano tante omissioni con la volontà di aspirare alla carica di sindaco di Milano - domanda il capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella -? Mr Expo vorrebbe amministrare la città con la stessa superficialità? I milanesi sono ben consapevoli dell'atteggiamento di Sala, e siamo certi che il peso di tutte le sue dimenticanze si manifesterà soprattutto il 5 giugno». Eppure Sala non si scompone e anzi torna a chiedere che anche il candidato del centrodestra pubblichi il 730. Stefano Parisi aveva già ricordato che è l' avversario ad avere problemi di reputazione «non altri». Ma ieri ha assicurato che «la dichiarazione 2015 non è stata ancora presentata all'Agenzia delle Entrate.

La pubblicherò quanto prima senza problemi».

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