Cronaca locale

Via Orti, la villa e il giardino si svelano alla città

Restyling per il parco storico e per l'ex ospizio dei poveri, abbandonato dagli anni Ottanta

Marta Bravi

Un giardino segreto si svela alla città. Succede in via Orti, o meglio nell'area di 14.600 metri quadrati compresa tra via Orti appunto e via Lamarmora che racchiude un ex ospizio per poveri dell'Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri, dimesso negli anni Ottanta e poi abbandonato. Passato all'Università Cattolica che sull'area aveva immaginato progetti diversi poi tramontati, è stato acquisito a ottobre dalla divisione immobiliare del gruppo bancario BNP Paribas Real Estate Property Development per 24 milioni di euro. L'intervento, per un valore di circa 100 milioni di euro, partirà in questi mesi e si concluderà nel 2020. Il progetto, firmato dall'architetto Michele de Lucchi prevede la realizzazione di un'ottantina di appartamenti ricavati in parte negli edifici storici (dal 1700 fino alla metà del 1900), oggetto di restauro conservativo, parte in una nuova fabbricazione sul fronte di via Lamarmora.

In sostanza l'intervento si articola in due parti: un intervento «storico» che prevede la ristrutturazione della grande Villa interna del XIX secolo e il recupero della Lavanderia e del Casello. E la realizzazione di villette urbane indipendenti su via Orti e di un edificio di nuova costruzione su via Lamarmora. «La Villa, ex edificio religioso, posto al centro del parco - spiega De Lucchi - verrà riportata all'impianto originario eliminando tutte le superfetazioni che ne hanno alterato la struttura negli anni». Così saranno riportati agli antichi splendori l'edificio in mattoni, (ex lavanderia) che si affaccia sul parco e il Casello, l'edificio più antico del complesso che si affaccia direttamente su via Orti. La chiesa, oggetto di restauro conservativo, potrebbe essere trasformata in atelier o in showroom, o ospitare eventi e happening.

Sul fronte di via Orti, invece, verranno realizzate villette in stile «vecchia Milano», mentre sul lato opposto dell'area, su via Lamarmora, verrà costruito ex novo un edificio che ospiterà appartamenti. Il disegno degli interni è firmato da Daniele Fiori - studio DFA Partners - che ha stabilito nel grande giardino il punto focale del progetto.

Il parco di 10.000 metri quadrati, il cui impianto originale verrà recuperato valorizzando le essenze presenti, le piante d'alto fusto, come i cedri libanesi e i tigli, ospiterà anche un giardino storico, ispirato all'idea medievale dell'hortus conclusus, un'area un tempo adibita alla coltivazione di piante officinali, di duemila metri quadrati. «Dopo Mia l'intrevento in via boezio, ci impegniamo in una nuova iniziativa di prestigio nel cuore di Milano, proponendo una ricucitura del tessuto urbano in un lotto da anni inaccessibile e nascosto alla città» ha spiegato Michele Latora, CEO BNP Paribas RE Property Development Italia.

Il gruppo si occuperà anche della riqualificazione stradale e viabilistica di via Orti.

Tradotto verrà rifatta la pavimentazione, ottimizzati i posti auto esistenti e realizzati nuovi posti bici e asole verdi.

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