Cronaca locale

Un parco per Franca Rame «Nel quartiere manca tutto»

Cerimonia di intitolazione col sindaco e Dario Fo. Gli striscioni dei residenti: «Il giardino non è finito». I consiglieri di Zona: «Meglio Sandra e Raimondo»

Alberto GiannoniUn giardino intitolato a Franca Rame. «Attrice e sostenitrice dei diritti civili» si legge nella targa scoperta ieri al quartiere Adriano. Alla cerimonia con il sindaco, Giuliano Pisapia, ha partecipato anche Dario Fo, marito dell'attrice scomparsa poco meno di tre anni fa.Dario Fo e Franca Rame, una coppia indissolubile a teatro e nell'impegno politico. «Non potevamo non dedicare un luogo importante di Milano a questa grande donna e grande artista che è stata protagonista della storia italiana, della nostra storia - ha detto Pisapia - La sua arte e la sua battaglia per i diritti fanno parte dello stesso percorso, durato tutta la sua vita e condiviso con Dario Fo». Alla Rame è stata dedicata un'area di 51mila metri quadri con 500 alberi, «da vivere come fosse un palcoscenico di vita quotidiana, d'arte e di cultura» - ha detto il sindaco - Il giardino si trova in una nuova area verde del quartiere Adriano, nell'area dove una volta sorgeva l'azienda Magneti Marelli, al confine con Sesto San Giovanni.La cerimonia è stata criticata dal centrodestra: «Siamo ai saldi di fine stagione - ha commentato l'ex vicesindaco, Riccardo De Corato, ora vicepresidente del Consiglio comunale - oggi il centrosinistra ha intitolato a Franca Rame un parco che neanche è finito. È rimasto, come tante altre cose, una promessa non mantenuta dall'amministrazione arancione, che si è più interessata alla targa da apporre che allo spazio da lasciare ai cittadini. Le elezioni si avvicinano e si apre la corsa a inaugurare qualsiasi cosa pur di far vedere ai milanesi che qualcosa è stato fatto. Tanto poco ha concluso il centrosinistra in questi cinque anni che sindaco e giunta si sono ridotti a intitolare un parco che è finito per metà».Silvia Sardone, responsabile Sicurezza e Periferie di Forza Italia Lombardia e consigliere di zona 2, parla di «passerella di Pisapia», «contestata dai residenti contrari alla decisione ed esasperati dalle promesse non mantenute dall'amministrazione di sinistra nel quartiere». Per Sardone anche il nome è un problema: «I cittadini preferivano nomi come Marelli (per il luogo) o Sandra&Raimondo.D'accordo sui questo anche Samuele Piscina, capogruppo leghista in zona: «La sinistra meneghina è stata capace di ideologizzare anche l'intitolazione di un giardino, dedicandolo alla rossa Franca Rame piuttosto che ascoltare i cittadini che, attraverso un sondaggio on-line, avevano stabilito di denominarlo Raimondo Vianello e Sandra Mondaini». Pronta la replica di Fo: «La Mondaini era sorella di Franca» e «avevano le stesse idee politiche».

E ancora: «Non è una gara a chi arriva prima», ma «diamo memoria anche a questi due straordinari personaggi».

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