Cronaca locale

«Più autonomia per ridurre le liste d'attesa»

L'assessore alla Sanità: « Fondi per assumere medici e infermieri»

Sabrina Cottone

La Lega rivendica l'assessorato alla Sanità. Che cosa risponde l'attuale titolare?

«La valutazione è del presidente Fontana e ai segretari dei partiti. Io mi sono ricandidato per mettere a disposizione l'esperienza e il lavoro fatto sulla riforma e sui temi cruciali della sanità. Emergenze come le liste d'attesa, i pronti soccorso e la presa in carico dei pazienti cronici sono in una fase cruciale».

Le piacerebbe continuare a occuparsi della Sanità?

«Il mio risultato personale è stato enorme, perché sono il più votato della Lombardia, segno di apprezzamento per il lavoro fatto sulla Sanità, oltre che per il mio percorso politico. Se serve, sono a disposizione».

Come valuta il risultato delle elezioni? Si aspettava il 14 per cento di Forza Italia?

«A livello lombardo era più o meno in linea con le aspettative. Cinque anni fa avevamo preso il 16 per cento e ci aspettavamo un risultato del genere. Chi ha avuto un successo al di là delle previsioni è stata la Lega».

Vista l'esperienza, oggi quali sono le priorità della Sanità?

«Sono arrivate le lettere a tutti i pazienti cronici e ora si avvia il percorso vero e proprio di attuazione della riforma, con la prenotazione delle visite da parte del medico di riferimento e l'accompagnamento concreto anche con la telemedicina».

Che fare per il tema forte delle liste d'attesa? È lungo e difficile accedere alle prestazioni se non sono urgentissime.

«Serve più flessibilità da parte del governo per poter assumere personale. Le liste d'attesa ci sono perché mancano medici e infermieri».

Non rileva una grande fatica da parte delle strutture private a offrire tutte le prestazioni?

«Hanno poco budget, è necessario dare loro più soldi, ma per questo bisogna avere più risorse a livello nazionale per le attività ambulatoriali. Il nostro sistema sanitario, che è virtuoso, deve essere finanziato. Sostanzialmente è la battaglia dell'autonomia».

Il testo Maroni va bene così com'è?

«Il testo ci dà una buona flessibilità nella gestione dei budget, che già ci consentirebbe scelte migliorative, ma il tema delle risorse ancora non è del tutto risolto».

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