Cronaca locale

Porta Nuova si completa Tra il Pirellino e l'ex Inps è una sfida da 10 miliardi

Nuovi edifici sull'area da 150mila metri quadri Cantieri aperti sabato in «Corso Como Place»

Marta Bravi

Centocinquantamila metri quadrati e 20mila metri quadrati di spazi pubblici completeranno il quartiere di Porta Nuova. L'ex edificio Telecom di via Pirelli 35, gli ex Uffici Tecnici comunali di via Pirelli 39, il cosiddetto «Pirellino» l'ex sede Inps di via Melchiorre Gioia 22, con i terreni e relativi diritti volumetrici all'incrocio tra via Gioia e via Pirelli, vanno ad aggiungersi allo scacchiere di Coima, che completare così la rigenerazione urbana più estesa degli ultimi 50 anni e che ha consegnato un nuovo volto alla città.

L'ultima sfida di Manfredi Catella, ceo e fondatore di Coima: comporre un progetto innovativo assieme al Comune che possa contribuire in modo strategico alla realizzazione di un corridoio di tessuto urbano «ricucito» dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa.

Per arrivare a una proposta coordinata, Coima ha avviato la predisposizione di un masterplan unitario che sarà coordinato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, che ha firmato il masterplan di Porta Nuova, assieme a un team qualificato composto da Patricia Viel, Chris Choa, autore del masterplan delle Olimpiadi di Londra, Ibrahim Ibrahim di Portland Design specializzato in animazione degli spazi pubblici, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land.

Vincitore del concorso di architettura promosso dal colosso del real estate per la progettazione delle aree di Melchiorre Gioia lo studio Antonio Citterio Patricia Viel. La proposta dello studio è stata scelta, su 50 studi, in funzione dei criteri di competenze in sostenibilità ambientale, innovazione, tecnologia applicata agli edifici e nuove modalità di utilizzo degli spazi.

Altro grande progetto e investimento di Coima, che ha messo sul piatto 10 miliardi di euro in progetti di rigenerazione urbana in quindici anni (entro il 2024) è «Corso Como Place» in via Bonnet, il cui cantiere sarà aperto al pubblico, in occasione della Milano ArchWeek sabato (visite guidate dalle 12 alle 19). L'edificio, alto circa 70 metri per 21 piani, offrirà una visuale a 360 gradi sullo skyline della città. «L'architettura sarà motore culturale ed economico - premette Manfredi Catella -. Il contributo di COIMA attraverso progetti di rigenerazione urbana completati e avviati è già di oltre 7 miliardi di euro, ma il nostro impegno per l'Italia proseguirà favorendo alleanze tra imprenditori, operatori, professionisti, investitori e settore pubblico».

Durante «Architettura= Cultura e Sviluppo Economico», un incontro per fare il punto della situazione sui piani di rinnovamento della città, è stata presentata anche «Coima City Lab», una think tank composta da architetti e paesaggisti, specializzati in riprogettazione urbana, tra cui Stefano Boeri, Elizabeth Diller, Gregg Jones e Cino Zucchi.

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