Cronaca locale

Il presidente dell'Ordine dei medici: a scuola la prima educazione alla salute

«Dico solo questo: oggi conosciamo un'epoca senza vaiolo solo perché a suo tempo era stata fatta una vaccinazione a tappeto su tutta la popolazione». Il presidente dell'Ordine dei medici Roberto Rossi non ci pensa nemmeno mezzo secondo prima di ribadire l'importanza delle vaccinazioni. Solo così si può debellare la ricomparsa delle malattie infettive.

Rossi, che messaggio vuole lanciare alle mamme che si definiscono «salutiste» e che seguono le mode anti vaccino?

«Il loro atteggiamento è deleterio. E fanno un doppio errore: primo perché non tutelano i loro figli da malattie pericolose. Secondo perché fanno in modo che certi virus restino in circolazione e non vengano debellati socialmente».

I timori sui danni dei vaccini sono fondati?

«Sono fondati su mode e credenze difficili da scalfire. Ma del tutto false. Si tratta di complicanze assolutamente remote. Sono molto più alte le possibilità che una malattia causi danni permanenti».

Ad esempio?

«Molte mamme temono che i vaccini causino l'autismo. Nulla di più falso. Si tratta solo di una bufala, frutto di mala informazione. Invece tante mamme non sanno che il morbillo può portare all'encefalite. Se contratte in età adulta alcune malattie sono realmente pericolose. L'unica conseguenza dei vaccini da considerare è la possibilità che causino reazioni allergiche. A quello bisogna stare attenti. In qualche caso, molto raro, possono causare anche la nevrite».

I medici come possono intercettare quel 10% di bambini non vaccinati a Milano e dintorni?

«La cultura della vaccinazione andrebbe insegnata nelle scuole. Una volta c'era il medico scolastico negli istituti».

Ed oggi?

«Oggi non c'è più nulla. Anche per questo andrebbe ripristinata l'ora di educazione sanitaria. Sarebbe il momento più adatto per spiegare l'importanza della vaccinazione. Il Lombardia destiniamo l'80% del budget alla sanità. Forse è il caso di mettere la testa anche sull'ipotesi di educare ai vaccini e alla salute anche a scuola».

Così si combatterebbero un po' di pregiudizi sui vaccini?

«Sì. Ora tante mamme hanno l'atteggiamento di chi sceglie di non guidare in autostrada perché ha paura che ci siano incidenti».

E questo atteggiamento non c'è solo contro i vaccini ma anche contro gli antibiotici.

«Vero. Ovviamente vanno usati con cautela ma non vanno demonizzati. L'Italia e la Spagna sono i paesi in cui gli antibiotici si usano con più frequenza e disinvoltura.

Ma sono anche i paesi con i dati più bassi sul numero di decessi a causa di batteri che infettano le vie aeree».

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