Cronaca locale

Il ricovero per Fido? Un hotel a 5 stelle

Il ricovero per Fido? Un hotel a 5 stelle

Tra le migliori nel milanese, "Dimensione animale" di Rho, la struttura per l'accoglienza di cani e gatti abbandonati, è quanto di più lontano dall'idea di un canile e rifugio felino tradizionale, dove animali in attesa di affido vengono di solito confinati in pessime gabbie e lasciati a se stessi e ai loro traumi. Posizionato nel centro cittadino, proprio alle spalle del cimitero, l'odierna struttura di quasi 400 metri quadrati, 90 per la cura dei cani, la parte restante per quella dei gatti, è tutto un tripudio di bestiole in libertà, coccolate dai volontari che ci lavorano a turno, una quarantina, tra cui molti ragazzi, donne, anziani, e persino bambini. Nato nel 2002, al posto di un ricovero più modesto bruciato in circostanze mai chiarite, lo spazio è stato dato in gestione dal Comune del paese, a tre donne, Paola, Doriana e Monica, che quotidianamente provvedono alle cure degli «ospiti». Il Comune, oltre all'approntamento all'origine della pavimentazione in cemento e dei numerosi container, oggi si occupa solo della manutenzione straordinaria. Tra i volontari, anche due veterinari professionisti. «Ormai ci conoscono in tanti e riceviamo segnalazioni di continuo, anche da fuori Milano, su animali abbandonati nella spazzatura, in mezzo alla strada, in volo da un'auto, ma anche nei water, nei fiumi e persino nei frigo buttati in discarica», dice Paola Barbieri, una delle tre responsabili. Nessun limite alla fantasia malata di chi vuol disfarsi di un cane o gatto non più graditi, rivolta preferibilmente ai cuccioli, sempre troppi, nonché più indifesi, dunque più facili da liquidare. Cui però nel rifugio oppongono un valido antidoto. «Li andiamo personalmente a recuperare - continua - e iniziamo a studiarli». Gli animali, infatti, vengono prima messi in quarantena in una saletta dedicata, «allestita per permettere loro di superare il trauma da abbandono, farli abituare gradualmente a noi e sottoporli alle prime cure mediche e alle vaccinazioni» prosegue Barbieri. Tutti gli animali vengono poi registrati. Più numerosi i gatti, di solito un centinaio, che tra aprile e ottobre, il periodo della riproduzione, possono anche triplicare. Nel rifugio gli animali vengono solo accolti, ma non ne nascono, perché tutti vengono sottoposti a un'accurata campagna di sterilizzazione. «Chi non sterilizza i propri, contrariamente a quanto si crede, non fa il loro bene: i gatti non sterilizzati, infatti, possono contrarre più facilmente malattie a trasmissione sessuale. Inoltre i piccoli, se non piazzati, vengano di solito gettati via: un vero atto d'egoismo». Tra le malattie più gravi, la Fiv, una sorta di Hiv felino, e la Felv, la loro leucemia: entrambe non trasmissibili all'uomo, vengono qui curate in un altro spazio isolato. Successivamente, inizia la fase più delicata del «piazzamento». I volontari lavorano ogni giorno nel ricovero, ma la struttura è aperta al pubblico solo il sabato e la domenica dalle 15,30 alle 17. Possibile comunque prenotare un incontro previo appuntamento, e persino l'adozione a distanza, che costa 25 euro all'anno. Negli orari di visita c'è un viavai inaspettato. La gente entra, chiede animali con determinate caratteristiche e poi viene accompagnata all'interno per visionare il più indicato. «E' morta la compagna del mio gatto - dice un ragazzo sui 25 anni, rivolgendosi a Paola - e lui si è tanto intristito. Vorrei così una femmina adulta, per fargli compagnia». Richiesta accolta. Le responsabili, però, prima di consegnare una bestiola, parlano a lungo con i richiedenti, testano le motivazioni. E poi effettuano controlli post affido in casa, per verificare che le nuove condizioni di vita siano ottimali. O almeno come le loro, che hanno i condizionatori d'estate, il riscaldamento d'inverno, cibo di ottima qualità, cucce e lettini del massimo confort. E che ovviamente ci sia amore. «Dimensione animale» è una onlus riconosciuta dalla Regione Lombardia, che dunque può usufruire, in sede di dichiarazione dei redditi, della quota del 5 per mille riconosciuta per le associazioni di volontariato. Oltre all'attenzione per il mondo animale, grande è qui anche quella per il sociale. «Abbiamo una convenzione con un istituto per il recupero scolastico, che ci manda ragazzi difficili, obbligati a svolgere lavori socialmente utili - dichiara ancora Paola -. Una volta ne è arrivato uno che dava fuoco ai banchi: dopo il periodo passato qui era diventato un altro». Perché gli animali educano. E capiscono come gli uomini. «Quando andiamo in visita post affido, il cane, dotato di un'affettività più visibile del gatto, ci fa una gran festa iniziale.

Ma quando ce ne andiamo, al momento di salutarci, tre passi indietro e si siede al fianco del nuovo padrone: ormai ha capito che quella è la sua famiglia».

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