Cronaca locale

La rivolta dei grossisti all'Ortomercato: «No al campo rom, qui serve sicurezza»

Il nuovo campo rom a fianco dell' Ortomercato manda in allarme i commercianti che temono che il centro voluto dal Comune si trasformi in breve tempo in un accampamento fuori controllo

Il Comune studia un piano per riqualificare l’area di via Lombroso
Il Comune studia un piano per riqualificare l’area di via Lombroso

Il nuovo campo rom a fianco dell'Ortomercato manda in allarme i grossisti che ogni mattina si spaccando la schiena a scaricare casse nei padiglioni dei mercati generali. Soprattutto quelli del settore ittico e floreale che lavorano nell'area a fianco del futuro centro di accoglienza. Ieri i venditori si sono riuniti in un'assemblea di fuoco: «Non vogliamo i nomadi qui attorno». E lanciano una controproposta: «Perché non ricreare un centro di accoglienza nell'area di Corelli? Ora è praticamente inutilizzata e il centro sarebbe più gestibile».

I commercianti temono infatti che il centro voluto dal Comune si trasformi in breve tempo in un accampamento fuori controllo, in una nuova baraccopoli. L'assessore alla Sicurezza Marco Granelli assicura che non nascerà «nessun nuovo Triboniano». E il sindaco Giuliano Pisapia tiene a precisare che il centro di accoglienza, previsto nell'ambito dell'accordo con la prefettura sul piano rom, «non è in zona Ortomercato ma in un'altra zona, non frequentata». Eppure i terreni di cui si è parlato sono quelli del vecchio campetto da calcio, vicino all'area dell'ex canile: cioè a fianco dei padiglioni dell'Ortomercato.

I grossisti sono offesi dalla decisione. «Noi aspettiamo da anni interventi di manutenzione ordinaria - protesta Franco Cereda, presidente dell'associazione grossisti di piante e fiori - e non è ancora stata completata la bonifica dell'amianto. E il Comune invece investe soldi per i nomadi».

A fare il punto sulle cifre del nuovo centro di accoglienza (temporaneo) è il vice presidente del Consiglio Riccardo De Corato che, assieme ai colleghi del centrodestra, ha chiesto la convocazione di una commissione Sicurezza e Servizi sociali sul tema. «La giunta Pisapia comincia a spendere per i rom i 5,9 milioni di euro (di cui 2 per centri di accoglienza come questo del campo Ausonia) dati dal Ministero degli Interni attraverso la Prefettura, e continuando ad allestire aree per trovare spazio a quei nomadi che non vengono più sgomberati, che continueranno ad essere trasferiti, come è avvenuto sino ad oggi nella sede della Protezione Civile trasformata in un enorme campo rom e come avverrà nel Campo Ausonia a ridosso dell'Ortomercato. Chiederemo un commissione Sicurezza sia su come verranno spesi i 6 milioni di euro frutto della convenzione Comune e Prefettura per finanziare i campi nomadi, e anche per sapere i motivi per i quali si va a far nascere un campo rom autorizzato in una zona periferica con molteplici problemi di sicurezza e di prostituzione».

A chiedere sicurezza sono gli stessi grossisti che già convivono con un campo nomadi in via Toffetti.

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