Cronaca locale

Rottura vigili-Comune: ora è guerra

Saltano le trattative fra i «ghisa» e l'amministrazione comunale. In pericolo «Oh Bej!» e prima della Scala

A rischio (grosso) l'apertura della stagione scaligera e la gestione degli Oh Bej! Oh Bej!. I tremila ghisa si preparano ad altri quattro giorni di sciopero degli straordinari, dal 4 all'8 dicembre e all'assemblea sindacale per il 7, dalle 17,30 alle 00.15. Una minaccia che fa paura visti i precedenti, ovvero il caos della città per il derby di domenica con polizia e carabinieri a dirigere il traffico impazzito. Tutti i vigili compatti - fanno notare i sindacalisti - si sono astenuti dall'effettuare straordinari e hanno partecipato all'assemblea del 23. Milano rischia la paralisi e una figuraccia mondiale in uno dei giorni più importanti, quello appunto della Prima di Expo. Dopo il fallito tentativo di conciliazione dal prefetto, ieri è saltato il tavolo di trattativa tra Comune e Polizia locale sul rinnovo del contratto di lavoro.

I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Csa, Rsu, Usb, Dicap e Sulpm hanno infatti ritenuto «irricevibile» la proposta dell'amministrazione e hanno abbandonato l'incontro. Sul tavolo la proposta per il nuovo contratto decentrato dei vigili, fermo dal 2002, «un contratto che è perfettamente conforme alla legge Brunetta - spiega Daniele Vincini, segretario regionale del Sulm - come hanno confermato tutti gli organi di controllo che abbiamo consultato, ma che il comune si ostina a considerare non a norma. Siamo alla follia: il Comune vuole azzerare un contratto, a meno di sei mesi da Expo, che ha permesso di avere un servizio attivo sulle 24 ore e il più basso indice di assenteismo del corpo. Non solo non si parla di aumenti e premi per tutti i sacrifici che gli agenti dovranno fare durante i sei mesi di esposizione universale, ma addirittura si decurta una parte dello stipendio».

Cosa cambia? Il contratto attualmente è legato alla presenza - chi si ammala perde fino a 400 euro al mese - la nuova bozza, invece, lega l'80% del salario accessorio, che non verrebbe più erogato mensilmente, al raggiungimento degli obiettivi, e il restante 20% a schede di valutazione. Sono circa un centinaio gli obiettivi tratteggiati dall'amministrazione, che si riserva la facoltà di proporne di nuovi ogni anno. Il risultato? «L'incertezza del salario - spiega Orfeo Mastrantuono, coordinatore provinciale dipartimento polizia locale Csa - e delle nostre mansioni e funzioni». Secondo quanto sostengono i rappresentanti degli agenti, il nuovo contratto darebbe carta bianca all'amministrazione anche sull'organizzazione dei turni, mandando in tilt l'organizzazione dell'intero servizio.

Palazzo Marino messo all'angolo dai suoi ghisa: se fa paura la minaccia sempre più concreta dello sciopero del 7 dicembre, sembra che gli assessori non vogliano mollare il colpo. «Riteniamo di fondamentale importanza che la trattativa vada avanti - commentano l'assessore al Personale Chiara Bisconti e il collega alla Polizia Locale Marco Granelli - e per questo confermiamo il prossimo appuntamento del 3 dicembre dove auspichiamo la presenza di tutte le sigle sindacali.

Ci auguriamo vi sia un atteggiamento di responsabilità da parte di tutti per evitare ricadute dannose per la città, ricordando che il tema è la garanzia di poter continuare a erogare un salario accessorio a favore di molti dipendenti del Comune».

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