Cronaca locale

Street artist e scultori contro il terremoto: "Così continua la rinascita di Quistello"

Gli ideatori della manifestazione culturale: «Da tutt'Italia oltre 4mila visitatori»

Street artist e scultori contro il terremoto: "Così continua la rinascita di Quistello"

«La soddisfazione più grande è quella della gente. Che per strada continua a ringraziarmi ancora, a quasi una settimana dall'evento. Una sensazione ancora più importante - per tutta la nostra comunità - dopo un terremoto, quello del maggio 2012, che ha ridotto Quistello, paese dell'Oltrepò mantovano di 6mila abitanti in passato sempre abbastanza vivace, a un luogo spento dove per divertirsi o assistere a un evento culturale, si deve per forza raggiungere Mantova, Modena, Verona o il lago di Garda. E poi c'è l'emozione quando arrivano gli artisti. Quest'anno ne abbiamo ospitati 210, seguiti da altrettanti accompagnatori e abbiamo contato 4mila visitatori. Decisamente un bel traguardo. Raggiunto grazie a tutta la comunità quistellese e al sindaco Luca Malavasi, che ha creduto in questa kermesse sin dall'inizio e, gliene do atto, senza mai mollare».

Dalla sofferenza spesso nascono le idee migliori, una sorta di rinascita, di riscatto. Un po' com'è successo alla pittrice Caterina Borghi e a Roberto Alessandria che nel 2012, anno del sisma, hanno ideato e realizzato a Quistello «La Piccola Parigi», una manifestazione giunta alla sua ottava edizione e che si tiene durante la penultima settimana di agosto - quella della sagra locale dedicata al santo patrono, San Bartolomeo (purtroppo la chiesa è chiusa dall'anno del terremoto, irreparabilmente danneggiata) - portando da queste parti centinaia di artisti da tutta Italia. Uomini e donne, ragazzi e meno giovani che domenica hanno lasciato una loro impronta indelebile, riqualificando spazi e ambienti del territorio comunale distrutti dal terremoto o, semplicemente, simbolici di quei giorni, come le scuole medie, struttura terremotata «rivisitata» per l'occasione dallo street artist Morden Gore. «L'intento è quello di continuare a unire alla manifestazione la riqualificazione di spazi e ambienti del territorio comunale» spiega Borghi, che ha studiato all'Accademia di Brera ma ha sempre vissuto in questa zona generosa di buona cucina e di talenti artistici (lo sculture Giuseppe Gorni e il pittore Lanfranco sono nati e hanno abitato tutta la vita a pochi chilometri da qui).

Ed è così che, con 38 gradi all'ombra, Leonardo Gambini è intervenuto sulla fontana del «parchetto» rendendola deliziosa, Fabio Weik ha lavorato sulle pareti della scuola materna e del parco giochi, Diego Zuodar e Michele Droghini (in arte «Geos») hanno dipinto una parete delle scuole medie con uno stormo di uccelli. A loro si sono aggiunti colleghi del calibro di Francesco De Molfetta, che ha presentato un'opera rimasta in forma permanente nel centro del paese: un poster in pvc che richiama il cartellone cinematografico della pellicola «007 Licenza di uccidere». E poi i fotografi di Arte Immagine, Giovanni Fortunati, la performance del collettivo Humanitas diretto da Jafis Quintero, lo sculture del legno Mattioli Radames. Che hanno invaso via Cesare Battisti insieme alla critica d'arte Francesca Bavoni e a Camilla Signorini che ha presentato l'e-book #iomisentocarriebradsow e molti altri ancora.

Senza dimenticare l'opera di Borghi che, oltre ai suoi quadri «in rosa», ha presentato una simbolica panchina rossa, contro la violenza sulle donne realizzata con Alessandria.

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