Cronaca locale

Stretta di mano nel segno di Israele

I tre principali protagonisti della campagna ospiti dell'agenzia sionista «Keren Hayesod»

Tre amici di Israele. Stefano Parisi, Beppe Sala e Corrado Passera ieri hanno partecipato all'evento che ha aperto la campagna 2016 del «Keren Hayesod», il braccio operativo di raccolta fondi del movimento sionista e dell'Agenzia ebraica. Un gesto che dimostra la vicinanza allo Stato d'Israele dei principali candidati alla fascia tricolore di Milano, che dai promotori dell'evento erano stati definiti «sostenitori della causa». La causa del «Keren Hayesod» è antica. Dalla fondazione di Israele a oggi l'ente ha sostenuto l'Agenzia ebraica contribuendo al ritorno in patria di tre milioni di persone. E all'evento di Milano, oltre ai tre candidati, era annunciato come ospite anche un alto ufficiale dell'intelligence militare israeliana.La partecipazione non poneva alcun problema a Parisi, candidato del centrodestra e notoriamente, da sempre, «amico di Israele». Idem per l'ex ministro Passera, che nei giorni scorsi aveva addirittura segnato l'evento nella sua agenda pubblica con gli appuntamenti elettorali. Meno scontata invece la partecipazione di Sala. Mentre il centrodestra difende il diritto all'esistenza e alla sicurezza dello Stato di Israele, infatti, un bel pezzo della sinistra che sostiene la candidatura a sindaco del commissrio Expo è storicamente sbilanciato in tema di Medio-oriente. La sinistra ex comunista, infatti, per un antico riflesso anti-americano o anti-israeliano, ha una posizione unilaterale sul conflitto, tuttora aperto. La sinistra «arcobaleno» in particolare, Sel in testa, ha posizioni filopalestinesi molto marcate. Quest'area di sinistra considera addirittura il sionismo come una dottrina di destra, quando invece nasce come il Risorgimento ebraico. Per questo Sala - che si scopre «filo israeliano» nonostante la sua antica simpatia per i partiti della sinistra italiana, confessata di recente - potrebbe incontrare un problema ulteriore nel tentativo di riunire sotto la sua candidatura tutto il mondo della sinistra milanese.

Dal Pd (che ha accompagnato le insegne della Brigata ebraica al corteo del 25 aprile) alla lista arancione con i dirigenti di Sel, che potrebbero avere più difficoltà del previsto a convincere i loro elettori a sostenere Sala, mentre la sinistra-sinistra va in piazza con le bandiere palestinesi.AlGia

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