Cronaca locale

"Volava senza scatola nera". Il giallo dell'aereo caduto

Senza scatola nera funzionante non è stato possibile avere dati utili a capire la causa dell’incidente. Si dovranno analizzare i resti del propulsore

"Volava senza scatola nera". Il giallo dell'aereo caduto

L’aereo precipitato lo scorso ottobre in via Marignano, al confine con San Donato Milanese, nei pressi della fermata della metropolitana, poteva volare senza scatola nera funzionante a bordo. Come riporta Il Giorno, per quel tipo di velivolo il dispositivo LDR in questione in condizioni di efficienza “non risulta obbligatorio”.

Gli ultimi dati risalivano a 6 mesi prima

Nella giornata di ieri la notizia è stata confermata anche dall’Ansv, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che ha spiegato che per il modello di quel tipo di aereo ultraleggero il funzionamento della scatola nera non sia necessario. L’Agenzia ha quindi confermato quanto era già emerso dagli accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Milano, ovvero che dalla scatola nera del Pilatus PC-12/47, l’aereo precipitato pochi minuti dopo essere decollato dall’aeroporto milanese di Linate, non era stato possibile ricavare elementi utili a spiegare l'incidente. Gli ultimi dati registrati risalgono allo scorso mese di aprile, circa sei mesi prima del tragico impatto costato la vita al pilota del velivolo e ai 7 passeggeri che erano con lui. Il PC-12 è un aereo executive, monomotore, monoplano ad ala bassa, progettato e prodotto dall'azienda aeronautica svizzera Pilatus Aircraft.

È bene precisare che la scatola nera si trovava a bordo del velivolo ma non funzionava da sei mesi. In una nota si legge: “Purtroppo, l'approfondita ed estesa analisi effettuata dall'Ansv dei dati recuperati ha evidenziato la indisponibilità di dati di volo, o registrazioni riferibili al volo conclusosi con l'incidente. Nessuno dei file presenti nel citato LDR è infatti compatibile con l'evento occorso, quelli presenti sono sostanzialmente riconducibili a periodi durante i quali il velivolo era in manutenzione in Svizzera. Dalla documentazione manutentiva acquisita è infatti emerso che il citato LDR fosse inefficiente già prima del volo dell'incidente”.

Gli aspetti che verranno approfonditi

Come anticipato dalla stessa Agenzia dovranno quindi essere effettuati altri tipi di accertamenti sui resti del propulsore del Pilatus PC-12/47,“che avverranno in coordinamento con l'Autorità giudiziaria”. Si tratta del procedimento di routine contemplato per le inchieste aeronautiche. Il propulsore è il dispositivo che ha lo scopo di imprimere al mezzo la forza che ne produce e mantiene il moto. Verranno anche approfonditi altri aspetti, come per esempio l’esperienza e la formazione del pilota, anche proprietario dell’aereo, il magnate romeno Dan Petrescu. Inoltre verranno analizzate le condizioni meteo che c’erano al momento del grave incidente.

Quest’ultimo aspetto servirà a capire, come precisato dall’Ansv, “se le stesse possano aver costituito un fattore contributivo all'accadimento dell'incidente”.

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