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Elezioni Usa, Trump ora può contare su tre novità importanti

La Pennsylvania è ancora in bilico: Trump è convinto che le elezioni non siano finite. Intanto dagli States arrivano altre due notizie rilevanti

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Donald Trump è convinto di poter dire ancora la sua: lo spoglio delle schede è ancora in corso e tra ricorsi e controricorsi è possibile che qualcosa, da qui alla prossima settimana, possa cambiare. Difficile che il risultato venga ribaltato, ma il tycoon continua ad ostentare ottimismo a mezzo social, sostenendo che alla fine vincerà la sua battaglia, ossia le elezioni presidenziali. La novità principale riguarda il possibile rimescolamento dei risultati negli Stati chiave: secondo quanto riportato pure da Dagospia, il sito Real Clear Politics, che non è vicino a Donald Trump, avrebbe evitato di assegnare la Pennsylvania a Joe Biden. Quel risultato era stato invece utilizzato dalla Cnn per "chiamare" - così si dice in gergo - la vittoria del candidato degli asinelli.

Per quel che riguarda questo Stato, che è governato da un Democratico, Trump segnala soprattuto come agli osservatori repubblicani non sia stato consentito di assistere allo spoglio. C'è un atto giuridico che riguarda questo tema che ha iniziato il suo iter. Al fine di raggiungere 270 grandi elettori - così come previsto dal sistema elettorale americano - è necessario per Joe Biden strappare la maggioranza dei voti in quello Stato. Altrimenti gli servirebbero altri incastri, che non possono essere dati per scontati in partenza, considerando che in Nevada ed Arizona gli scrutatori stanno ancora lavorando. E Trump, nei suoi interventi social, ha annunciato che qualcosa dovrebbe cambiare all'inizio della prossima settimana.

I riconteggi, per legge, dovrebbero invece avvenire in Michigan, in Wisconsin ed in Georgia, dove il distacco tra i due contendenti è davvero risicato. Il presidente degli Stati Uniti in carica, al netto di quanto scritto da molti commentatori italiani in questi giorni, non sembra affatto persuaso della vittoria del rivale. Melania ed Ivanka Trump, nel frattempo, hanno preso la medesima posizione: bisogna contare i voti legali, hanno fatto sapere entrambe. Anche il Gop, con il vicepresidente Mike Pence in testa, è convinto dello stesso principio. E i leader della maggioranza in Senato e della minoranza al Congresso non si sono affatto discostati dalla linea trumpiana. Chi la pensa diversamente è Mitt Romney, che ha sostanzialmente chiesto a Trump di riconoscere la vittoria di Biden. Una considerazione condivisa anche da George W.Bush. Ma questi due esponenti fanno parte della vecchia gestione del Partito Repubblicano.

Intanto The Donald ha lanciato anche un Super Pac destinato a raccogliere fondi per le sue future attività politiche. Il 2024 non è poi così lontano, e Trump avrebbe persino manifestato l'intenzione di candidarsi alle presidenziali che si terrano tra quattro anni. Al momento, però, Trump sembra ancora convinto di poter trionfare in questo appuntamento elettorale, sul quale non è ancora arrivata ufficialmente la parola "fine". Tra accuse di brogli e presunti errori dei software, il tycoon conta di presentare un numero di questioni sufficientemente corposo, per poter magari giungere dinanzi al giudizio della Corte Suprema. Ma la strada per questo obiettivo non è proprio semplice. A ben vedere, la strategia di Trump potrebbe anche essere legata alle tempistiche: più tempo passa, più il Gop potrebbe avere difficoltà a sganciarsi, in caso, dalla sua figura.

Joe Biden ed il suo team intanto stanno valutando a loro volta se presentare azioni nei confronti di Trump. Il presidente eletto è già attivo nel campo della pandemia, per cui ha sostanzialmente già disposto la sua task force, ma non può dirsi in carica. Per l'ufficializzazione e l'insediamento, se tutto dovesse andare come previsto, bisognerà aspettare il prossimo 20 gennaio. Ma Trump pare avere intenzione di complicare non poco le cose per Biden.

Proprio in queste ore, l'ex vicepresidente di Barack Obama starebbe valutando addirittura una serie di azioni da presentare nei confronti della amministrazione guidata da Trump.

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