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Los Angeles rimuove la statua di Colombo: "Sterminò i popoli nativi"

La città californiana aveva già cancellato il Columbus Day

Los Angeles rimuove la statua di Colombo: "Sterminò i popoli nativi"

La statua di Cristoforo Colombo, nella piazza al centro di Gran Park a Los Angeles non esiste più. La città ha deciso di rimuoverla, riconoscendo nel navigatore genovese un simbolo della persecuzione dei nativi americani e del loro genocidio.

A proporre la rimozione della statua era stato Mitch O’Farrell, consigliere comunale di Los Angeles e discendente di una tribù di nativi americani, secondo quanto riporta il Corriere della Sera: "Fu personalmente responsabile di diverse atrocità, le sue azioni hanno messo in moto il più grande genocidio della storia. La sua immagine non dovrebbe essere celebrata da nessuna parte". In più, secondo O'Farrell sarebbe improprio dire che Colombo abbia scoperto l'America, dato che già molte persone ci vivevano e lui "non ha mai raggiunto le coste del Nord".

La statua al centro di Gran Park era stata donata alla città di Los Angeles dalla comunità italiana stabilitasi nel Sud della California. Da anni, però, Cristoforo Colombo era al centro delle polemiche, perché considerato un simbolo dello sterminio dei popoli indigeni. Ma dopo gli incidenti razziali di Charlottesville, quando tre persone rimasero uccise, nel mezzo di una protesta contro la rimozione della statua del generale Lee, l'inimicizia verso il navigatore genovese si è fatta ancora più accentuata.

Così, in poco tempo, le statue dell'uomo che ha scoperto l'America sono state rimosse da molte città americane, da Houston a Detroit, e a Los Angeles era stato abolito il Columbus Day, che celebrava il navigatore italiano. Ora però sembra che l'idea più diffusa sia che "la sua immagine non dovrebbe essere celebrata da nessuna parte".

Per questo, dopo 45 anni, la statua che raffigura Cristoforo Colombo è stata rimossa dal centro di Los Angeles.

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