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"Senza Castro c'è un dittatore in meno". Lega e Forza Italia contro i "santificatori" di Fidel

La sinistra santifica Fidel Castro. Insorge il centrodestra. Salvini: "Oggi non piango di sicuro". Gasparri: "Protagonista negativo della storia"

"Senza Castro c'è un dittatore in meno". Lega e Forza Italia contro i "santificatori" di Fidel

La sinistra si inchina a Fidel Castro. Nel giorno della morte del Lìder Màximo sono in molti i vetero comunisti (anche italiani) che piangono il rivoluzionari dimenticando che la sua dittatura ha causato milioni di morti e costretto un intero popolo, quello cubano, a una vita di stenti e terrore. "Un dittatore in meno - tuona su Twitter il leader della Lega Nord, Matteo Salvini - la pietà cristiana si deve a tutti, certo, ma con tutti i morti che ha sulla coscienza, oggi non piango di sicuro. Viva la Libertà".

"Non navigo nel fiume della retorica". Maurizio Gasparri non si accoda certo ai comunisti nostrani che, dopo la morte di Fidel Castro, stanno riempiendo i social network di lacrimevoli post di rimpianti. "È stato e rimarrà un feroce dittatore - tuona il parlamentare di Forza Italia - un protagonista negativo della storia contemporanea". Daniele Capezzone, deputato Conservatori e Riformisti, manda invece "un pensiero alle donne e agli uomini costretti da lui e dal suo regime alla galera, alla morte, all'esilio, 'colpevoli' solo di essere dissidenti politici, minoranza sessuale o religiosa". Lo stesso Raffaele Fitto invita i "santificatori" di Castro a pensare piuttosto "alle vittime della dittatura, agli esuli, alle minoranze tuttora oppresse, ai detenuti per motivi politici o religiosi".

Anche le preghiere di papa Francesco per l'anima del dittatore cubano hanno scatenato un acceso dibattito.

"Sono con i cubani che ricordano massacri e repressione attuati da Fidel Castro", ha commentato su Twitter Gasparri invitando Bergoglio a "ricordare anche le vittime della sua repressione".

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