Barcellona sotto attacco

Storie dei killer di Barcellona. Questi sono i volti del male

Storie dei killer di Barcellona. Questi sono i volti del male

Non eravamo preparati a metabolizzare i baby killer dell'Isis. Li avevamo visti in azione in qualche video di propaganda del Califfato diffuso in Rete e nulla più. Immagini di inaudita ferocia, d'accordo, ma localizzate in Siria, a distanza di sicurezza dalla nostra quotidianità. Poi scruti le foto dei quattro terroristi che hanno seminato la morte a Barcellona e ti accorgi che anche loro sono poco più che ragazzini e che l'orrore arriva dalla porta accanto, inferto dal delirio di giovani imbevuti di una dottrina jihadista.

Il leader ancora minorenne che sognava di vedere Messi

A Barcellona, ironia della sorte, ci è andato lui con i suoi complici, per compiere la strage.

Il "veterano" del commando che ha noleggiato il furgone killer

Mohamed Hychami aveva 24 anni, era il più anziano della cellula, l'unico con la faccia da adulto e un filo di barba sulle guance.

L'insospettabile ragazzo del mistero che giocava a calcetto e amava la tv

Younes Abouyaaqoub è il ragazzo del mistero di questa raggelante storia. Tanto per cominciare neppure gli investigatori conoscono con esattezza la sua data di nascita.

Il giovane mago dei computer che ha studiato le bombe online

Una cellula jihadista che si rispetti ha necessariamente bisogno di un esperto di informatica.

Moussa lo sapeva bene, ed è per questo motivo che fin dal principio ha deciso di coinvolgere nell'operazione Said Aallaa, 19 anni, anche lui di origini maghrebine.

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