Motori

F1, Verstappen sbaglia, in Texas la pole position va a Leclerc. Sainz 4°

Le qualifiche del GP degli Usa sorridono al monegasco che approfitta di un errore di Verstappen per portare a casa la pole. L'olandese partirà solo sesto mentre Sainz è superato nel finale da Norris e Hamilton

Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)
Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)
Tabella dei contenuti

Le qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti sorridono a Charles Leclerc che approfitta di un inconsueto errore di Max Verstappen per portarsi a casa la pole position. Sessione all’insegna di una ritrovata competitività della Ferrari, con Carlos Sainz che si vede soffiare la prima fila da Lando Norris nel finale. Il campione olandese partirà dalla sesta posizione ma le distanze tra le varie vetture sul giro secco sono sembrate davvero minime. Vedremo domani nella sprint race se la SF-23 sarà altrettanto veloce anche sulla lunga distanza.

Il weekend nel Texas inizia con Verstappen più veloce del resto della compagnia nelle libere ma gli altri sono molto vicini. A poco più di un decimo di secondo c’è la Ferrari di Leclerc, con la scuderia di Maranello che è riuscita a trovare un setup interessante sul complicato Circuit of the Americas di Austin. Nel Q1 eliminazione a sorpresa di Fernando Alonso che in questa stagione era sempre riuscito ad arrivare al Q3. La seconda parte delle qualifiche sorride a Leclerc, ma la distanza da Verstappen è davvero minima: solo 4 millesimi di secondo. La lotta per la pole position si decide solo nel finale, con i terzi incomodi Hamilton e Norris a scompaginare le carte.

FP1, distanze davvero minime

Come succede sempre quando si tiene la controversa sprint race, i 60 minuti dell’unica sessione di prove libere consentita dal regolamento hanno costretto molte scuderie a compiere scelte difficili. A complicare ulteriormente il compito degli ingegneri di gara l’asfalto molto sconnesso del circuito texano, un problema che perseguita i piloti di Formula 1 da diversi anni. Durante le libere, parecchi piloti sono andati larghi alla curva 12, finendo nella via di fuga dopo un eccessivo sovrasterzo, forse dovuto alla scarsa tenuta delle medie. Probabile che questo problema sia meno serio nelle qualifiche, dove quasi tutti dovrebbero usare le soft. Visto che il circuito di Austin mette sotto stress i freni anteriori, raffreddare i dischi potrebbe essere un problema: dopo solo 5 giri in pista, il pilota dell’Aston Martin Lance Stroll è stato richiamato al box per evitare rotture.

F1 FP1 GP USA Sainz
Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)

A fare notizia, il fatto che entrambe le McLaren abbiano deciso di usare solo le gomme medie, risparmiando il treno di soft che le altre scuderie hanno usato nel finale per fare il tempo. Nonostante un problema alla curva 9, probabile che sia Piastri che Norris possano facilmente risalire la classifica nelle qualifiche. A giudicare da quanto si è visto nelle libere, le distanze tra le varie vetture è molto ridotta: alle spalle di Verstappen e Leclerc, Lewis Hamilton è a meno di due decimi, con Sergio Perez a soli 2 centesimi di secondo. Il nuovo pacchetto della Haas ha consentito a Magnussen di chiudere quinto, battendo la Mercedes di George Russell: la quarta fila virtuale vede la Williams di Albon e la seconda Ferrari di Sainz, a mezzo secondo dalla prima posizione. Molto attardate le due McLaren e Fernando Alonso, che ha vissuto una sessione complicata.

F1 FP1 GP USA Box Ferrari
Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)

Q1, Alonso subito fuori

La prima parte delle qualifiche del GP degli Stati Uniti vede subito un buon giro di Lewis Hamilton, uscito con un treno di soft usate. Nonostante un paio di errori tra cui una grossa sbandata alla curva 19, l’ex campione del mondo riesce comunque a chiudere con il quinto tempo provvisorio. Il primo tentativo di Carlos Sainz, anche lui fuori con soft usate, non è un granché ma il ferrarista si riprende alla grande quando monta delle soft nuove, mettendo il miglior tempo. A quanto pare la strategia di fare un primo tentativo con pneumatici usati per poi mettere il tempo nel finale di sessione servirebbe per ottenere dati utili per la corsa: Max Verstappen con le gomme nuove torna a fare la voce grossa, infliggendo 47 centesimi alla SF-23 dello spagnolo.

F1 Q1 GP USA Sainz @ScuderiaFerrari
Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)

In una sessione tutto sommato tranquilla, uniche note gli avvertimenti a Ricciardo e Stroll per non aver rispettato il tempo minimo sul giro. Per evitare penalizzazioni, gli basterà farsi da parte quando arrivano vetture più veloci. La vera sorpresa arriva negli ultimi secondi, quando l’Aston Martin dell’ex campione del mondo Fernando Alonso finisce incredibilmente tra le cinque vetture eliminate da subito. Lo spagnolo questa stagione era sempre arrivato alla Q3 ma sembra digerire davvero a fatica l’asfalto del tracciato di Austin. Eliminati anche Stroll, Albon, Sargeant ed Hulkenberg.

Q2, Leclerc in palla

L’inizio della Q2 procede senza grossi scossoni con la Red Bull di Verstappen che va più veloce di tutti, inseguita solo da Oscar Piastri, che si conferma decisamente competitivo sul giro secco. Decisamente più complicata la sessione di Norris, che si è visto cancellare un giro molto veloce per aver superato i track limits. A sei minuti dalla fine della Q2, però, è il traffico a creare parecchi problemi sia al pilota inglese che a Carlos Sainz, bloccato da vetture più lente alla curva 15 quando stava mettendo un giro davvero competitivo. Entrambi i piloti rischiano l’eliminazione.

F1 Q2 GP USA Verstappen @redbullracing
Fonte: Twitter (@redbullracing)

Charles Leclerc e lo spagnolo sono i primi a mettere tempi veloci nell’ultimo tentativo, riportandosi in testa alla classifica: Verstappen e Hamilton si infilano in mezzo alle due Ferrari, con il campione del mondo che chiude a soli 4 millesimi di secondo dal monegasco. Norris finalmente riesce a mettere un giro buono, risalendo fino alla terza fila virtuale ma la McLaren potrebbe ancora migliorare. Russell e Perez rischiano grosso, riuscendo a scalzare Tsunoda dal 10° posto solo nel finale della Q2. A far compagnia al giapponese, eliminato per solo 18 millesimi di secondo, Zhou, Bottas, Magnussen e Daniel Ricciardo.

Q3, Verstappen sbaglia, ride Leclerc

Si capisce da subito che il vero scontro per la pole position sarà quello tra il campione del mondo e l’alfiere della Ferrari. Alla prima occasione Leclerc chiude con il miglior tempo di giornata, infliggendo poco più di due decimi all’olandese. Poco dopo arrivano sul traguardo sia Sainz, circa un decimo dietro a Verstappen ma soprattutto Hamilton, che incalza il monegasco a soli 5 centesimi di secondo. A tradire Russell, che aveva messo il quinto tempo, l’annoso problema dei track limits, con la direzione che gli cancella il giro.

F1 Q3 GP USA Leclerc 2 @ScuderiaFerrari
Fonte: Twitter (@ScuderiaFerrari)

Alla fine si deciderà tutto all’ultima occasione buona, una sfida all’Ok Corral in linea con il tema western di questo circuito molto particolare. Il duello rusticano fa commettere un errore inconsueto al campione del mondo, che blocca le ruote alla curva 1, rovinando il giro veloce. A ringraziare sentitamente sono Leclerc e il redivivo Norris, che compongono la prima fila provvisoria. Verstappen prova a rifarsi nel giro successivo ma esagera, uscendo dai limiti del tracciato: giro cancellato e solo la sesta posizione per l’olandese. Non male Carlos Sainz che migliora nel Q3; peccato che Hamilton faccia meglio di circa 8 centesimi. Russell completa la terza fila mentre Perez chiude solo nono. Sabato tutto dedicato alla sprint race con lo shootout a partire dalle 19.30 italiane e la mini-gara che sarà visibile in diretta su Sky dalle 23.

Il Gran Premio vero e proprio, prenderà invece il via alle 21 di domenica.

F1 GP USA FP1 Verstappen Fotogramma

Commenti